ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07108

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 651 del 18/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/06/2012
Stato iter:
06/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 06/11/2012
Resoconto FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/06/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

DISCUSSIONE IL 06/11/2012

SVOLTO IL 06/11/2012

CONCLUSO IL 06/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07108
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
lunedì 18 giugno 2012, seduta n.651

FARINA COSCIONI, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il sito internet del quotidiano Il Mattino nella sua edizione di sabato 16 giugno ha pubblicato un servizio da Caserta della giornalista Rosaria Capacchione, nel quale si racconta del calvario di una donna, la signora Elena Trepiccione, durato ben 48 giorni;

in particolare, la signora Trepiccione sarebbe entrata in clinica per un'operazione definita «delicata, ma tutto sommato di routine», che si è risolta in un penoso e doloroso «trascinarsi da una sala operatoria all'altra» fino a quando la donna non è deceduta;

il figlio della signora Trepiccione, il signor Giovanni Carrillo, ha presentato un esposto-denuncia perché si accertino le responsabilità del decesso;

in particolare, il signor Carrillo, poliziotto in servizio alla questura di Napoli, ha raccontato che «alla fine di marzo mia mamma, dopo una visita ginecologica dal suo medico di fiducia, il dottor Franco Lopez, è stata operata in day hospital alla "Santa Maria della Salute". Le hanno asportato un polipo, poi risultato essere un carcinoma. Quindi è stato programmato l'intervento del 27 aprile, sempre alla clinica della salute. Ci avevano detto che era una cosa semplice e ci siamo fidati. Dopo l'operazione ci è stato detto che era andato tutto bene ma cinque giorni dopo la Tac ha evidenziato un problema. Ancora una volta ci è stato detto che si trattava di una complicanza da poco, che forse l'intestino era stato agganciato alla parete addominale durante l'operazione di sutura. Il 3 maggio mamma è stata operata nuovamente, e un'altra volta siamo stati rassicurati. Ma è andata sempre peggio e il 9 è stata trasferita alla clinica Pinetagrande. È stato allora che abbiamo saputo la verità, che serviva un altro intervento, che l'intestino era stato perforato, che una zona estesa era già devastata dalla peritonite. Hanno fatto l'impossibile, è stata per un mese in terapia intensiva, ma mia mamma non si è ripresa più» -:

di quali elementi disponga in merito alla dinamica della vicenda che si è conclusa con la morte della signora Trepiccione e quali iniziative di competenza intenda assumere per fare piena luce sui fatti.(5-07108)