PICIERNO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
nella città capoluogo di Potenza è stato ridimensionato nel 2004 il liceo scientifico «Galileo Galilei», unico istituto liceale presente sul territorio, che era arrivato a contare oltre 1600 iscritti, favorendo così l'istituzione del liceo scientifico «Pier Paolo Pasolini» al fine di consentire il rientro del «Galilei» nei tetti massimi di iscritti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998 n. 233 (Regolamento recante «Norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59»). Tale decreto, al comma 2 dell'articolo 2, prevede che gli «istituti di istruzione devono avere, di norma, una popolazione, consolidata e prevedibilmente stabile almeno per un quinquennio, compresa tra 500 e 900 alunni»;
si è stabilito, dunque, l'iscrizione degli alunni in esubero del «Galilei», rispetto al tetto fissato per legge in 900 iscritti, al «Pasolini» che, collocato in un'area assolutamente periferica della città, non riesce ad attrarre la spontanea iscrizione di studenti in numero pari a quelli che si orientano verso il «Galilei», geograficamente più centrale;
a distanza di otto anni dal dimensionamento il «Galileo Galilei», rientrato allora nei parametri di 900 iscritti, nell'ultimo biennio è tornato a 1200 studenti, con un eccedenza di circa 300 iscritti in più rispetto al limite massimo stabilito dalla legge;
si apprende, peraltro, che i dirigenti del liceo «Galileo Galilei» abbiano recentemente deciso di fissare, in modo del tutto arbitrario, il limite massimo di iscritti a quasi 1200 unità, contrariamente a quanto previsto dalle linee guida» e dai piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche della regione Basilicata per gli anni scolastici 2011-2014 e 2012-2015;
la delibera della giunta regionale del 13 settembre 2011, n. 1291, contenente le linee guida sopra citate, rimarca l'obbligo per le scuole superiori secondarie di «avere una popolazione compresa tra 500 e 900 alunni, tenendo conto delle iscrizioni del triennio precedente e delle previsioni per il biennio successivo. A tal uopo, le province effettueranno annualmente una ricognizione della popolazione scolastica e, entro il 30 settembre, comunicheranno alla Regione i dati acquisiti»;
oltre alle disposizioni sopra citate, il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, ha stabilito, sebbene in relazione agli istituti scolastici di rango inferiore, nuove norme relative alla «Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai seni dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche andrebbe inquadrato in un ambito di trasformazione complessiva del sistema d'istruzione, richiamando l'esigenza di un'offerta formativa di qualità, meglio rispondente ai cosiddetti bisogni formativi dei territori, e che il dimensionamento rappresenti solo un prerequisito per un ben più impegnativo patto educativo territoriale;
sarebbe altresì opportuno che, al fine di non creare squilibri ed instabilità a danno del liceo «Pasolini», dei suoi utenti e dei suoi operatori, sia necessario esigere un rigoroso, quanto doveroso e legittimo, ritorno ad un massimo di 900 studenti per il liceo «Galilei», prevedendo la traslazione degli iscritti in eccedenza presso il liceo «Pasolini», tale da non generare, come in passato, instabilità ed ulteriori effetti negativi sull'intero sistema scolastico regionale -:
se non si intenda acquisire elementi, tramite i competenti organi periferici del Ministero, in merito a quanto esposto in premessa. (5-07105)