ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07100

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 651 del 18/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: RIGONI ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07100
presentata da
ANDREA RIGONI
lunedì 18 giugno 2012, seduta n.651

RIGONI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

l'articolo 114, commi 15 e 16, della legge n. 388 del 2000, ha previsto l'istituzione del parco archeologico delle Alpi Apuane, per conservare e valorizzare gli antichi siti di escavazione e i beni di rilevante testimonianza storica, culturale e ambientale connessi con l'attività estrattiva;

la medesima norma ha attribuito la gestione del parco archeologico in oggetto ad un Consorzio da costituirsi tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero per i beni e le attività culturali, la regione Toscana, gli enti locali e l'ente parco regionale delle Alpi Apuane;

nel 2001 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha avviato l'iter istitutivo del parco archeologico e, in accordo con le amministrazioni interessate, era riuscito ad individuare i siti e i beni da inserire nel parco, i relativi obiettivi di tutela e valorizzazione, elaborando pure un primo schema del decreto;

il 19 marzo 2003, lo schema del decreto è stato trasmesso alla regione Toscana ai fini dell'espressione dell'intesa richiesta dalla legge e la regione stessa è stata invitata ad acquisire il parere preventivo dei comuni interessati;

con deliberazione n. 23 del 12 febbraio 2003, il consiglio regionale ha approvato l'intesa sul parco archeologico, dopo aver acquisito i pareri favorevoli di tutti i comuni interessati, chiedendo di apportare allo schema di decreto alcuni adeguamenti che sono stati accolti e la regione Toscana in data 13 marzo 2003 ha trasmesso copia della deliberazione al Ministero competente;

il 22 aprile 2003 il direttore generale del servizio conservazione della natura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con una nota ha comunicato la necessità di operare alcune modifiche sulla bozza di decreto istitutivo, con il passaggio della presidenza della commissione statuto e regolamento contabilità, dal presidente dell'ente parco regionale delle Alpi Apuane ad un rappresentante dei Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e per i beni e le attività culturali;

il consiglio regionale della Toscana, di fronte ad una situazione perdurante di stallo - che non trovava alcuna motivazione espressa - in data 5 novembre 2003 ha approvato, con voto unanime, la mozione n. 665 (a seguito di specifica iniziativa della V Commissione consiliare), invitando la giunta regionale a «promuovere tutte quelle iniziative che riterrà più idonee al fine di sollecitare i competenti Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e per i beni e le attività culturali, alla firma del decreto di istituzione del Parco archeologico delle Alpi Apuane»;

l'articolo 114 della succitata legge 23 dicembre 2000, n. 388 prevede l'istituzione, con modalità simili, non soltanto del parco archeologico delle Alpi Apuane (ai commi 15 e 16), ma pure di altri tre parchi archeominerari, quali il geominerario della Sardegna (comma 10), il tecnologico ed archeologico delle colline metallifere (comma 14) e il Museo delle miniere dell'Amiata (ancora comma 14);

il 27 novembre 2006, l'allora Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare apponeva la propria firma in calce al decreto istitutivo del parco archeologico delle Alpi Apuane ed alla conclusione dell'iter mancava soltanto la firma d'intesa del Ministro per i beni e le attività culturali;

a distanza di tredici anni non risulta ancora perfezionato il decreto istitutivo del parco archeologico delle Apuane, quando, invece, l'istituzione degli altri tre parchi archeominerari è avvenuta regolarmente e sono da tempo normalmente in funzione, con organi in piena carica, e sostenuti dal contributo statale;

in occasione della 10o conferenza dei geoparchi, svoltasi in Norvegia nell' ottobre 2011, il parco toscano delle Alpi Apuane è entrato anche a far parte della rete mondiale dei geoparchi, coordinata dall'UNESCO;

in esecuzione dell'articolo 114 comma 15 e 16 della legge n. 388 del 2000, il parco ha ricevuto contributi dallo Stato nel triennio 2001-2003 per complessivi euro 775.549,45 e che attualmente si trovano tra i residui passivi, senza possibilità di essere investiti per interventi ed attività del parco archeologico -:

se i Ministri interrogati non intendano adottare il decreto istitutivo del parco archeologico delle Apuane e sostenere così un progetto finalizzato a conservare e valorizzare un territorio di rilevante testimonianza storica, culturale e ambientale. (5-07100)