ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 650 del 14/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: SBROLLINI DANIELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07085
presentata da
DANIELA SBROLLINI
giovedì 14 giugno 2012, seduta n.650

SBROLLINI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

secondo una ricerca di Rbm Salute-Censis, presentata nei giorni scorsi al «welfare day» a Roma, nel nostro Paese, la sanità viene negata ad oltre nove milioni di italiani che affermano di non aver potuto accedere ad alcune prestazioni sanitarie di cui avevano bisogno per ragioni economiche;

secondo la ricerca il 61 per cento degli italiani a cui sono negate le cure, sono donne; ben 2,4 milioni di questi nostri concittadini senza cure per cause economiche sono anziani, 5 milioni vivono in coppia con figli, 4 milioni risiedono nel Mezzogiorno;

cresce anche il numero degli italiani che ricorre alla sanità privata; la spesa sanitaria privata è lievitata più che nel periodo pre-crisi; +2,2 per cento medio annuo dal 2000 al 2007 e +2,3 per cento negli anni 2008-2010; il 77 per cento degli italiani che pagano di tasca propria e ricorrono al privata lo fa a causa della lunghezza delle liste d'attesa;

la ricerca ha anche intervistato gli utenti sul loro grado di soddisfazione per la sanità pubblica; parla di una sanità in peggioramento nella propria regione il 31,7 per cento degli italiani, con un balzo di 10 punti percentuali in più nel 2012 rispetto al 2009, quando erano il 21,7 per cento; le persone che avvertono invece un miglioramento sono diminuite di oltre il 7 per cento;

piani di rientro e spending review hanno determinato - secondo l'analisi - un crollo verticale del ritmo di crescita della spesa pubblica per la sanità. Si è passati da un incremento medio annuo del 6 per cento nel periodo 2000-2007 al +2,3 per cento degli anni 2008-2010;

la flessione si registra soprattutto nelle regioni alle prese con i piani di rientro, dove si è passati dal +6,2 per cento all'anno nel periodo 2000-2007 a meno dell'1 per cento di crescita media annua dal 2008 al 2010;

nel 2015 è previsto un gap di circa 17 miliardi di euro tra le esigenze di finanziamento della sanità e le risorse disponibili nelle regioni; i tagli, sembra ormai chiaro, abbassano la qualità delle prestazioni e generano iniquità, lasciando milioni di italiani senza cure -:

se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e cosa il Governo intenda fare, per quanto di competenza, per garantire a tutti i cittadini, a prescindere dalle loro condizioni economiche, il diritto alla salute, posto che, ad avviso dell'interrogante, è grave che nove milioni di italiani rinuncino a curarsi per cause economiche. (5-07085)