MURER. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
negli ultimi quindici anni, il servizio sanitario nazionale ha garantito in maniera diffusa una importante indagine di prevenzione sui neonati, in grado di anticipare l'insorgenza di patologie dell'udito;
si tratta di un esame uditivo in neonatologia che accertava, in tempo utile, problemi o dubbi sullo stato di salute dell'udito del bambino; in molti casi i piccoli venivano richiamati per accertamenti di secondo livello;
tale esame ha consentito in alcune circostanze la scoperta precoce di problemi e l'avvio tempestivo di interventi di riabilitazione o di impiantistica;
da questo mese, tale procedura risulta sospesa, per cause finanziarie, in molte strutture sanitarie di vari territori; in particolare, giungono segnalazioni in questo senso dal reparto di otorino e pediatria dell'ospedale di Mestre, Venezia, nella regione Veneto;
con la soppressione di questo esame preventivo, si tornerà a scoprire la sordità a 3/4 anni di vita del bambino, quando i primi segnali reattivi possono mettere in allarme, in un momento, però, che potrebbe risultare già in ritardo per interventi tempestivi;
la soppressione di questo esame preventivo rischia di mettere in discussione l'impianto stesso del servizio sanitario nazionale che fissa, come linea fondamentale, quella delle prevenzione, soprattutto per la neonatologia e per una patologia come quella uditiva, su cui tanti dibattiti si sono aperti, e tutti segnalando la necessità di interventi preventivi e tempestivi -:
se sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
se risulti che questa e altre indagini preventive siano state soppresse per cause finanziarie;
se non ritenga di avviare a tale riduzione degli strumenti di prevenzione per patologie dove l'intervento tempestivo può essere decisivo;
se il Governo intenda, nell'ambito delle sue competenze e nel rispetto di quelle regionali, intervenire per garantire sul territorio nazionale la prevenzione come strumento centrale del servizio sanitario.(5-07082)