ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07067

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 649 del 13/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: LOVELLI MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/06/2012
Stato iter:
14/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/06/2012
Resoconto LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/06/2012
Resoconto IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/06/2012
Resoconto META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/06/2012

SVOLTO IL 14/06/2012

CONCLUSO IL 14/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07067
presentata da
MARIO LOVELLI
mercoledì 13 giugno 2012, seduta n.649

LOVELLI e META. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

recenti notizie di stampa riportano le dichiarazioni dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, rilasciate nel corso di un convegno dedicato al trasporto pubblico locale, svoltosi lo scorso 11 giugno presso l'università Bocconi di Milano;

secondo quanto dichiarato da Mauro Moretti, a partire dal 2013, le regioni italiane rischierebbero di subire un ulteriore taglio al trasporto pubblico su rotaia a causa della mancanza di fondi. Moretti nel corso del suo intervento ha, infatti, ammonito: «Se non verranno aumentate le tariffe o i contributi statali sarà difficile dal 2013 per Ferrovie dello Stato garantire il servizio» ... «Se non ci sono i soldi noi non possiamo ricapitalizzare, possiamo solo interrompere il servizio, cosa che comporta una denuncia penale. Ci denuncino pure e poi vediamo cosa succede»;

il decreto-legge n. 78 del 2010, ha ridotto drasticamente i trasferimenti alle regioni per il trasporto pubblico locale, per complessivi 1.625 milioni, di cui 1.181 milioni destinati al servizio ferroviario svolto da Trenitalia, 148 milioni per l'Iva sui contratti di servizio ferroviari, 42 milioni del fondo manutenzione ferrovie regionali, 94 milioni relativi all'annualità 2011 del fondo materiale rotabile, e 160 milioni destinati al fondo sostituzione bus;

a seguito dell'accordo Governo-regioni del dicembre 2010, a ristoro ed integrazione dei citati tagli sono stati assegnati 1272 milioni di euro a Trenitalia per il solo anno 2011;

i fondi destinati al contratto di servizio con Trenitalia sarebbero stati, pertanto, ripristinati per l'intero ammontare, più un ulteriore integrazione di 91 milioni di euro per il solo anno 2011;

il trasporto pubblico locale - per i fondi assegnati alle regioni - avrebbe invece subito un netto taglio non inferiore al 22 per cento;

i fondi per il trasporto pubblico locale risultano però ripartiti ed erogati alle regioni solo in minima parte - 372 milioni ad ottobre 2011 - e, successivamente, 400 milioni a fine ottobre; in attesa di dare piena applicazione al citato accordo, alcune regioni, per garantire il servizio, hanno anticipato a Trenitalia risorse proprie, anche in considerazione che delle annualità 2009-2011 risultano erogate solo una delle tre previste;

nel marzo 2012, sulla base dell'accordo del 16 dicembre 2010, la Conferenza delle regioni ha chiesto e ottenuto dal Governo lo sblocco dei 425 milioni delle risorse 2011 per Trenitalia, da ripartire tra le medesime regioni secondo criteri di premialità;

ad oggi, il contributo statale per il trasporto pubblico locale risulta essere di 1,2 miliardi di euro rispetto agli 1,6 miliardi previsti per il 2012. Per il pregresso mancherebbero quindi 400 milioni;

il trasporto ferroviario ha registrato un grave taglio dell'offerta dei servizi a fronte di un rincaro delle tariffe - in alcune regioni anche con aumenti straordinari del 20-25 per cento - e di una drastica riduzione degli addetti;

il ridimensionamento del servizio di trasporto ferroviario regionale o l'ulteriore incremento delle tariffe, prefigurati dall'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, rappresentano una grave minaccia al diritto universale dei cittadini alla mobilità con ricadute drammatiche sulla tenuta del tessuto economico e sociale italiano. Inoltre, un simile scenario potrebbe avere gravi conseguenze occupazionali, correlate all'esubero di migliaia di dipendenti del comparto, oltre che ricadute preoccupanti legate alla sicurezza dei passeggeri, per la riduzione della manutenzione e degli investimenti sul materiale rotabile -:

quali siano gli orientamenti del Governo in merito alla gravi dichiarazioni dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti - esposte in premessa -, che prospettano l'interruzione del servizio di trasporto locale a partire dal 2013, e se non ritenga di assumere iniziative urgenti per assicurare che i collegamenti ferroviari regionali continuino ad essere regolarmente prestati, con continuità, qualità e a prezzi accessibili per l'intera cittadinanza. (5-07067)