BOCCUZZI, ESPOSITO, LOVELLI, DAMIANO, PORTAS, FIORIO, ROSSOMANDO, GIORGIO MERLO, CILLUFFO, LUCÀ, BOBBA e RAMPI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
con la sentenza n. 565 del 2012 il tribunale di Torino ha condannato i due imputati Louis Cartier de Marchienne e Stephan Schmidheiny a 16 anni di reclusione per avere nella loro qualità di gestori di fatto delle industrie Eternit in Italia violando coscientemente le normative in tutela della salute dei lavoratori, provocato dolosamente un disastro esteso oltre i confini degli stabilimenti e causato la morte di migliaia di persone per malattie (prevalentemente tumori) riconducibili all'amianto;
gli stessi imputati, in solido con i responsabili civili, sono stati condannati a risarcire i danni in favore delle parti civili costituite;
i responsabili civili sono una società belga (Etex group) e tre società svizzere (Becon AG, Amindus AG e Anova AG);
le parti civili costituite sono varie centinaia di familiari deceduti e numerosi enti locali, oltre a varie organizzazioni sindacali e di tutela ambientale, INAIL, INPS e varie Asl;
per la maggior parte dei casi il tribunale ha rinviato le parti al giudice civile per la determinazione degli importi dovuti;
sono state, per i soli casi più documentati, previste condanne provvisoriamente esecutive per un importo complessivo di 95.115,000 euro;
tali condanne prevedono importi pro capite poco più che simboliche: 35.000 euro per i malati di mesotelioma e 30.000 euro per i parenti dei deceduti. Somme più consistenti, anche se molto lontane dal dovuto, sono state riconosciute agli enti: 15 milioni per l'Inail, 25 milioni per il comune di Casale, 5 milioni per l'Asl di Alessandria, 20 milioni per la regione Piemonte;
il precedente Governo, non ha ritenuto costituirsi parte civile, malgrado le ingenti somme stanziate, negli anni per la bonifica;
le condanne al pagamento delle provvisionali prevedono che i condannati spontaneamente diano esecuzione alla sentenze, ma nonostante ciò, nessuno ha pagato nulla;
la mancata osservanza delle disposizioni della sentenza ha la seguente conseguenza: 1) il tribunale può valutare se il comportamento dei condannati non sia espressione dell'intenzione di sottrarsi dalla condanna. Nel caso del processo in oggetto, i due imputati non si sono mai presentati al processo, risiedono all'estero, non risultano avere proprietà in Italia e non hanno ad oggi pagato nulla;
in ordine a quanto fino ad oggi accaduto, dopo la pubblicazione della sentenza del più grande processo per amianto d'Europa, come intenda muoversi per far rispettare la sentenza emessa il 13 febbraio di quest'anno -:
se risulti, sulla base degli atti depositati, per quale motivo il Governo non si sia costituito parte civile.(5-07039)