ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: BRATTI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
MARCHIGNOLI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
LA FORGIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2012
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 20/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/06/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/12/2012
Resoconto FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/06/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/12/2012

DISCUSSIONE IL 20/12/2012

SVOLTO IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07016
presentata da
ALESSANDRO BRATTI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

BRATTI, MARIANI, LENZI, MARCHIGNOLI, MIGLIOLI, GHIZZONI, MOTTA, BENAMATI, LA FORGIA, MARCHI, BRANDOLINI, REALACCI e FRONER. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

sono disponibili, in letteratura diverse descrizioni di come può essere utilizzata la tecnica fracking (fratturazione idraulica) per la coltivazione di giacimenti petroliferi, in particolare di gas-metano;

l'aumento della fratturazione di alcune rocce, come ad esempio quelle costituite da materiali poco permeabili, in particolari contesti geologici con presenza di idrocarburi, incrementa la liberazione e la migrazione dei fluidi contenenti idrocarburi liquidi o gassosi, aumentandone di conseguenza la produttività del giacimento. La tecnica prevede la messa in pressione di fluidi all'interno del giacimento che induce la creazione/propagazione di fratturazioni;

la messa in pressione dei fluidi può avvenire in diversi modi ricorrendo anche a mini-esplosioni in profondità. Le profondità di cui si parla sono in genere comprese tra 1 chilometro e 5 chilometri. La tecnica è stata utilizzata in diversi contesti geologici americani, di cui, la bibliografia scientifica ne riporta anche gli effetti negativi, in particolare l'incremento della sismicità locale;

questa tecnica può determinare effetti anche di tipo ambientale, in quanto modificando la struttura e le caratteristiche fisiche di trasmissività del sottosuolo, può determinare la messa in comunicazione di falde con differenti qualità delle acque per il venire meno del naturale confinamento degli acquiferi con la profondità;

questa tecnica viene comunque sconsigliata da diversi esperti in zone attive sismicamente. Va precisato che questa tecnica non è mai stata autorizzata nel nostro Paese e pertanto non risultano esservi dati e pubblicazioni scientifiche su questo argomento. Sono invece in essere, da anni, diverse tipologie di stoccaggio di gas-metano in serbatoi geologici a profondità rilevanti, in genere superiori al chilometro;

occorre comunque specificare che l'utilizzo di serbatoi geologici per lo stoccaggio di gas, come ad esempio anche quelli in progetto per la CO2, a Cortemaggiore (Piacenza) non è direttamente riconducibile ad una attività di fracking. Perché si possa parlare di fracking, occorre che la pressione di immissione in profondità del fluido contenente gas sia di molto superiore alla pressione che si riscontra naturalmente alle medesime profondità, associato a ulteriori brusche variazioni di pressione finalizzate a creare/propagare fratture nelle diverse litologie interessate;

un evento sismico, come nel caso di quanto avvenuto in questi giorni in Emilia, può comportare una brusca variazione/deformazione del suolo, con conseguenza che il fluido contenuto all'interno subisce una variazione anche considerevole e brusca di pressione, che può essere tale da comportare anche una creazione/propagazione di ulteriori fratture. Se quindi, a parità di pressione iniziale, il fluido contenuto è a bassa compressibilità, come ad esempio l'acqua, le sovrappressioni saranno molto più elevate rispetto ad altri fluidi con maggiore compressibilità. Questo fenomeno è stato evidente negli acquiferi superficiali, dove l'acqua delle prime falde ha subito delle variazioni repentine di livello/pressione a seguito dell'onda sismica che hanno poi liquefatto le sabbie trasportando queste ultime in superficie, dove hanno trovato la possibilità di dissipare le pressioni in eccesso. In profondità la dissipazione delle sovrappressioni avviene per fatturazione o trasformazione mineralogica della matrice solida e conseguente aumento della volumetria del giacimento;

risulta quindi evidente che attività di stoccaggio di gas in profondità devono prevedere oltre le pressioni di esercizio anche le potenziali sovrappressioni derivanti da eventi sismici che possono trasformare una normale attività di stoccaggio di gas in profondità in fortuita e inaspettata attività di fracking;

va comunque precisato che il contesto geodinamico nel quale sono inquadrabili gli eventi sismici attivi in questi giorni in Emilia, sono noti in bibliografia da tempo e che comunque le forze tettoniche in gioco, sulle quali i tecnici e la comunità scientifica si stanno confrontando, sono indubbiamente di diversi ordini di grandezza più potenti rispetto i potenziali effetti sismici derivanti da una locale attività di fracking. Semmai la micro-fatturazione può essere una conseguenza indotta dal sisma, all'interno dei serbatoi in cui le pressioni di esercizio e le sovrappressioni causate dal sisma superino notevolmente le condizioni naturali;

prima di rilasciare qualunque atto autorizzativo che riguardi stoccaggi di gas se intenda sospendere per quanto di competenza le attività di prospezione e di ricerca a questo riguardo al fine di approfondire le conoscenze in merito alle modifiche strutturali avvenute nel sottosuolo a seguito del sisma dell'Emilia, valutare le modifiche in atto e quelle potenziali che potranno avvenire nel tempo per effetto delle spinte geodinamiche, al fine di gestire correttamente e in sicurezza gli impianti di stoccaggio attualmente presenti e valutare meglio la fattibilità di quelli previsti ma non ancora attivati. (5-07016)