ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 06/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07011
presentata da
SUSANNA CENNI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

CENNI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

la legge numero 148 del 2011 prevede all'articolo 1, comma 2, l'emanazione da parte del Governo, entro 12 mesi dalla data di approvazione, di «decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari»;

tra i criteri individuati per la riorganizzazione degli uffici giudiziari è presente anche la soppressione o la riduzione «delle sezioni distaccate di tribunale, anche mediante accorpamento ai tribunali limitrofi» (articolo 1, comma 2, lettera d), tenendo però in considerazione determinati parametri oggettivi quali ad esempio: estensione del territorio, numero degli abitanti, carichi di lavoro, indice delle sopravvenienze, specificità territoriale del bacino di utenza (articolo 1, comma 2, lettera b);

la legge delega sopracitata quindi non prevede una soppressione automatica delle sezioni distaccate ma una «riduzione» nel rispetto dei criteri dettati dalla legge stessa;

la disposizione in oggetto, pur non prevedendo misure specifiche per promuovere l'efficienza dell'amministrazione della giustizia, ha come obiettivo la riduzione dei finanziamenti pubblici e la modifica della geografia giudiziaria;

i tagli relativi al Ministero della giustizia si sommano a quelli già operati dal decreto-legge numero 98 del 6 luglio 2011. Queste altre riduzioni determineranno inevitabilmente un ulteriore forte decremento dello standard qualitativo dell'amministrazione della giustizia, rischiando di provocarne addirittura la paralisi;

il buon funzionamento del sistema giudiziario, oltre ad essere la risposta primaria alla domanda di giustizia dei cittadini, costituisce indispensabile condizione di promozione e garanzia del funzionamento del sistema economico e sociale nel suo complesso;

il Governo ha accolto in data 14 settembre 2011 un ordine del giorno che lo impegna a «a valutare ulteriori progetti di revisione degli uffici giudiziari, anche sotto il profilo della definizione delle circoscrizioni giudiziarie, previa consultazione delle categorie professionali e degli enti territoriali coinvolti, che appare necessario per una effettiva razionalizzazione del sistema giudiziario»;

la legge numero 148 del 2011 prevede anche all'articolo 1, comma 2, lettera i) «la riduzione degli uffici del giudice di pace dislocati in sede diversa da quella circondariale, da operare tenendo in specifico conto, in coerenza con i criteri di cui alla lettera b), dell'analisi dei costi rispetto ai carichi di lavoro»;

il giudice di pace rappresenta l'organo di giustizia più vicino al cittadino, chiamato a svolgere importantissime funzioni in materia di contenzioso giudiziale, già di competenza pretorile, oltre a rilevanti compiti di conciliazione stragiudiziale, ed a fornire una preziosa collaborazione tecnico-processuale, soprattutto in favore delle fasce più deboli della popolazione, che si trovano meno tutelate di fronte ad un «sistema giustizia» dai costi di accesso spesso alti;

lo schema di decreto legislativo «Revisione delle circoscrizioni giudiziarie - Uffici dei giudici di pace, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148», approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 16 dicembre 2011 - esame preliminare, pubblicato nel sito internet del Ministero della giustizia prevede la soppressione e l'accorpamento, su tutto il territorio nazionale, di 674 uffici di giudici di pace sugli 846 attualmente esistenti in Italia;

il gruppo di studio istituito presso il Ministero della giustizia con il compito di indicare 1 criteri con cui individuare gli uffici giudiziari da sopprimere, nella sua relazione, evidenzierebbe che i parametri elaborati nel documento sono solo indicativi: non viene infatti redatto un elenco dei tribunali e delle sezioni distaccate da sopprimere «lasciando quindi all'Autorità politica ed agli uffici del Ministero capaci di fare razionale ed effettivo apprezzamento dei dati delle realtà locali e della sopportabilità delle diverse soluzioni logistiche implicate dalle scelte che la legge autorizza»;

il riordino degli uffici giudiziari e la soppressione degli uffici dei giudici di pace sta provocando forte preoccupazione, in tutta Italia, in particolar modo negli enti locali, nella cittadinanza, nelle associazionismo di intere comunità territoriali economiche, sociali e produttive;

a Poggibonsi (provincia di Siena) è presente la sede distaccata del tribunale di Siena ed un ufficio di giudice di pace;

nello specifico, la possibile soppressione della sede distaccata di Poggibonsi e la annunciata soppressione della sede del giudice di pace (già predisposta dallo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 16 dicembre 2011, citato precedentemente) hanno causato grande allarme nella comunità e nel sistema economico locale;

i sindaci dei comuni della Valdelsa senese (Poggibonsi, Colle di Val d'Elsa, San Gimignano, Casole D'Elsa), cui fa riferimento la sede distaccata del tribunale di Poggibonsi, hanno inviato una lettera al Ministro della giustizia per chiedere una attenta valutazione della situazione ed il mantenimento di tale struttura oltre alla salvaguardia dell'ufficio locale del giudice di pace;

«la vocazione imprenditoriale e produttiva della Valdelsa senese - riporta la missiva sopracitata - ha dato impulso negli anni ad una costante crescita demografica caratterizzata anche da significativi flussi migratori, tanto di origine straniera che nazionale, raggiungendo un totale di quasi 63 mila abitanti, che costituisce circa un quarto dell'intera popolazione della Provincia di Siena»;

per integrare quanto appena esposto va poi aggiunto che la realtà imprenditoriale presente attivamente sul territorio del circondario della sezione distaccata di Poggibonsi è estremamente vivace, varia e differenziata: caratterizzata da numeri equiparabili alle imprese attive sul circondario del tribunale di Siena, che ha un numero di residenti pari al doppio (circa 120 mila). I dati, forniti dall'ufficio statistica della CCIAA di Siena, parlano infatti di oltre 7.100 attività di impresa nella Valdelsa senese e quindi ricadenti sotto la competenza del circondario della sezione distaccata di Poggibonsi in termini di vicinanza e rapida risposta alle esigenze della giustizia;

per quanto riguarda la durata dei procedimenti civili e penali trattati dalla sezione distaccata di Poggibonsi, i dati della relazione redatta dall'avvocato Silvia Zazzeri del Foro di Siena, presentata pubblicamente nei mesi scorsi, testimoniano l'efficienza della struttura giudiziaria della sezione distaccata di Poggibonsi, in relazione soprattutto alla durata media dei procedimenti, al bacino di utenza e al personale impiegato;

anche l'attività del giudice di pace di Poggibonsi è caratterizzata da una mole di richieste di giustizia di notevole entità. In particolare l'alto numero di procedimenti monitorati è correlato, anche in questo caso, alla presenza sul territorio di numerosissime piccole e medie imprese;

va inoltre aggiunto che la sede della sezione distaccata del tribunale di Poggibonsi, che comprende anche i locali del giudice di pace, è dislocata in una struttura moderna e funzionale di recente costruzione che non necessita di investimenti strutturali e potrebbe essere ulteriormente razionalizzata, accogliendo agevolmente un maggior carico di lavoro, essendo dotata di ampi spazi che potrebbero ospitare anche ulteriori uffici della pubblica amministrazione. In questo contesto va evidenziato che tale immobile, sotto il profilo del criterio della razionalizzazione della spesa alla quale si è ispirata la legge delega, è di proprietà del comune di Poggibonsi, e non è previsto alcun corrispettivo a titolo di canone di locazione; il comune sostiene anzi da anni le spese di manutenzione della struttura;

risulta quindi evidente come un accorpamento della sede distaccata a quella centrale potrebbe avere ripercussioni sull'amministrazione della giustizia in tutta la provincia di Siena; si verificherebbe infatti un improvviso e notevole aggravio di pendenze, che dilaterebbe sia i tempi di risposta delle cancellerie che quelli di emissione dei provvedimenti da parte dei magistrati;

il trasferimento porterebbe inoltre a un aumento dei tempi e dei costi, con conseguenti ricadute negative sulle imprese, sui cittadini, e su tutta la collettività in generale. Parlando nello specifico delle spese vanno considerati sia i costi sociali di tale operazione (soprattutto per quanto riguarda i gravi disagi che i cittadini sarebbero costretti a subire dovendosi recare a Siena anche per semplici adempimenti) sia i costi indiretti che proprio le stesse amministrazioni pubbliche dovranno sostenere, con conseguenti ricadute e disservizi per l'intera comunità;

in merito ai possibili risparmi la relazione prodotta dalla commissione istituita dall'Ordine degli avvocati di Siena dimostra come la chiusura del polo valdelsano comporterebbe in realtà nuovi aggravi per la spesa pubblica;

dal punto di vista economico, infatti, inevitabilmente il tribunale di Siena, già in gravi difficoltà per il carico attuale di lavoro acuite dalla carenza di organico e dalle carenze strutturali del fabbricato dell'attuale sede, non potrebbe sostenere anche il carico derivante dal trasferimento della sezione distaccata di Poggibonsi. L'accorpamento della sezione distaccata al tribunale di Siena comporterebbe infatti la necessità di reperire ulteriori locali più grandi con un considerevole aggravio di costi: proprio quello che la legge sulla razionalizzazione vorrebbe invece evitare;

la presenza di carenze di organico sia per quanto riguarda il personale della magistratura, sia per ciò che concerne il personale amministrativo, sono state evidenziate anche dal presidente del tribunale di Siena, Stefano Benini, nella sua ultima relazione annuale;

un aumento dei costi e ricadute negative sul corretto funzionamento del tribunale sarebbero quindi la diretta conseguenza dell'accorpamento: elementi che si porrebbero in palese contraddizione con le finalità ed i principi della stessa legge numero 148 del 2011;

va inoltre aggiunto che è presente nella zona (in località Ranza, nel comune di San Gimignano) uno delle maggiori Case di reclusione del centro Italia, i cui circa 400 detenuti (di cui oltre 100 in regime di alta sicurezza) necessitano costantemente e per lunghi periodi di tutele legali;

la circoscrizione distaccata di Poggibonsi, a conferma della sua specificità territoriale, è inoltre sede di comando di zona dei carabinieri, di tenenza della guardia di finanza, del commissariato di pubblica sicurezza, del comando dei vigili del fuoco, di due comandi stazione del Corpo forestale;

in questo contesto è possibile inoltre ipotizzare che la sezione distaccata di Poggibonsi, proprio alla luce dei criteri indicati nella legge delega, potrebbe essere con ogni evidenza potenziata quale sede giudiziaria a cui accorpare eventualmente anche altri territori limitrofi. Il gruppo di studio ministeriale, citato in precedenza, ha infatti rappresentato la possibilità di istituire nuovi tribunali accorpando territori facenti parte di altri tribunali in caso di loro soppressione. In questa prospettiva Poggibonsi potrebbe essere individuata come sede di un autonomo tribunale, comprendente, oltre che ai territori dei comuni confinanti, anche quelli confinanti dei comuni di Volterra e Certaldo, e ciò grazie alla sua strategica posizione geografica storicamente riconosciuta;

i comuni della Valdelsa senese hanno promosso recentemente una petizione popolare per promuovere il mantenimento della sede distaccata del tribunale Poggibonsi e dell'ufficio locale del giudice di pace -:

se il Ministro, alla luce di quanto esposto in premessa, non ritenga di adottare per la riorganizzazione degli uffici giudiziari e degli uffici dei giudici di pace, nel pieno rispetto dei principi della legge n. 148 del 2011 e nel perseguimento dei principi di razionalizzazione e di risparmio effettivo, una seria ed attenta rivalutazione di realtà locali come quella di Poggibonsi dove, per efficienza, dislocazione logistica strategica, caratteristiche del bacino di utenza ed evidenti criticità di accorpamento, le sedi distaccate assicurano evidenti vantaggi per la collettività e per lo Stato superiori agli stessi costi di gestione. (5-07011)