ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06971

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 641 del 30/05/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/15498
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 30/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 30/05/2012
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 30/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 30/05/2012
Stato iter:
19/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/06/2012
Resoconto DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 19/06/2012
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/05/2012

DISCUSSIONE IL 19/06/2012

SVOLTO IL 19/06/2012

CONCLUSO IL 19/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06971
presentata da
ALDO DI BIAGIO
mercoledì 30 maggio 2012, seduta n.641

DI BIAGIO, GRANATA e MENIA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:


l'articolo 4 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (cosiddetta legge di stabilità), reca «Riduzioni delle spese non rimodulabili dei Ministeri» intervenendo in maniera vistosa sulle risorse disponibili in capo ai Ministeri;


nello specifico nel suindicato articolo vengono individuate le modalità di raggiungimento degli obiettivi di riduzione della spesa del Ministero degli affari esteri. Tra queste al comma 3 viene specificato che «a decorrere dall'anno 2012, l'autorizzazione di spesa di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1967, n. 215, è ridotta di euro 1.230.000»;


il decreto di cui al comma 3 dell'articolo 4 della legge di stabilità reca disposizioni in merito al «Personale in servizio nelle istituzioni scolastiche e culturali all'estero»;


la riduzione delle risorse, sancita dalla legge di stabilità, sta sollevando, tra l'altro, notevoli criticità di tipo organizzativo e qualitativo presso gli uffici scuola delle rappresentanze diplomatico-consolari oltre confine: la ristrutturazione dell'offerta formativa destinata agli utenti, connazionali e non, rischia di compromettere l'organizzazione dei servizi scolastici oltre che condizionare la qualità del servizio offerto agli utenti, sui quali ricadrebbero inevitabilmente le conseguenze della succitata «ristrutturazione»;


la rimodulazione delle risorse ministeriali e la conseguente prospettiva riorganizzativa sul versante scolastico e formativo, determinano una condizione piuttosto delicata sotto il profilo operativo degli uffici scuola, comportando nuove programmazioni dei corsi, intervenendo sulla platea degli utenti e determinando dei riflessi non trascurabili sulla medesima;


nella descritta fase di riorganizzazione, che si configura con tratti particolarmente delicati, appare imprescindibile la figura del dirigente scolastico dell'ufficio scuola presso le nostre rappresentanze;


proprio su questo versante, è opportuno evidenziare che le disposizioni ministeriali, così come confermate dalla recente comunicazione del Ministero degli affari esteri, diramata in data 12 marzo 2012 a tutte le rappresentanze italiane, pur non in armonia con quanto indicato nel Contratto collettivo nazionale dei dirigenti scolastici, prevedono che gli stessi - nell'ambito dei complessivi nove anni di possibile permanenza all'estero - non possano permanere nella medesima sede per più di sei anni (nello specifico la normativa indica quattro di prima nomina a cui si aggiungono due di successiva proroga). Per cui, al fine di completare il mandato di nove anni complessivi oltre confine, i dirigenti dovrebbero svolgere obbligatoriamente l'incarico in un'altra sede, peraltro dopo aver ripetuto la prova di selezione già svolta in occasione della prima nomina;


alla luce della normativa ministeriale citata, alla criticità caratterizzante l'attuale ridefinizione dell'offerta formativa e scolastica degli uffici scuola oltre confine, determinata dal contenimento delle risorse, andrebbe ad aggiungersi il possibile rientro al territorio metropolitano del dirigente scolastico ed il conseguente avvicendamento con un altro profilo - non a conoscenza della realtà locale in termini di specificità dei servizi e dell'utenza - in una fase certamente complessa dell'organizzazione della struttura;


tale condizione si rappresenta presso l'ufficio scuola del consolato generale di Monaco di Baviera, in Germania. Infatti alla luce della citata normativa, l'attuale dirigente scolastico presso l'ufficio scuola dovrebbe cessare dall'incarico in agosto 2012 - alla vigilia del nuovo anno scolastico - con inevitabili ripercussioni sull'organizzazione dell'offerta formativa e sulle potenzialità della struttura;


l'ufficio scuola di Monaco si è contraddistinto per il notevole impegno profuso, segnatamente nella fase di transizione che ha visto il passaggio dell'organizzazione di corsi dal Ministero bavarese alle istituzioni italiane e agli enti gestori: il coordinamento tra utenti, istituzioni ed enti gestori, unito ad una indiscutibile capacità progettuale hanno rappresentato di certo un valore aggiunto per la rappresentanza italiana;


l'applicazione della citata normativa ministeriale sembra di fatto non tener conto delle reali esigenze funzionali delle nostre rappresentanze, sollevando disagi e criticità che interverrebbero in un contesto già fortemente vessato: in questa fase delicata un turn over della dirigenza scolastica potrebbe creare delle serie difficoltà nell'avvio del nuovo anno scolastico, non potendo essere garantita adeguata continuità con quanto operato, organizzato e progettato in precedenza;


a detta dell'interrogante, già sussistendo uno scenario dai tratti delicati presso gli uffici scuola, la normativa ministeriale rischia di compromettere l'efficienza operativa del servizio scolastico del consolato di Monaco, così come quello delle altre rappresentanze italiane, compromettendo la possibilità di concludere progetti avviati e la possibilità di garantire un adeguato livello di operatività alla struttura, con inevitabili ricadute sui servizi agli utenti -:


se intenda rivedere le disposizioni della citata comunicazione ministeriale, in materia di mandato del dirigente scolastico, al fine di renderle armoniche con le reali difficoltà operative del momento, con le attuali caratterizzazioni del servizio scolastico e con le esigenze dell'utenza, nel pieno rispetto di quanto disposto dal CCNL per i dirigenti scolastici. (5-06971)