ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06915

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 637 del 23/05/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/15792
Firmatari
Primo firmatario: RIGONI ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/05/2012

MODIFICATO PER DESTINATARIO IL 23/05/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 25/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06915
presentata da
ANDREA RIGONI
mercoledì 23 maggio 2012, seduta n.637

RIGONI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il giorno 18 gennaio 2012, alle ore 14 circa in località Mulino di Ricco, nel comune di Tresana, in provincia di Massa Carrara, si è sviluppato un violento incendio, preceduto da un forte boato, a causa di una fuoriuscita di gas metano da una condotta di prima specie spesso usata come continuazione delle condotte trans mediterranee, che trasportano il metano dai luoghi di estrazione fino alle case (pressione di esercizio 60 bar) della linea Cortemaggiore-La Spezia, scatenando un inferno di fuoco che ha bruciato tutto nel raggio di duecento metri; stavano operando 3 operai (2 cittadini bulgari - padre e figlio - e 1 operaio italiano) della ditta «Oreste Manna» di Eboli (Salerno), per conto della SNAM Rete Gas spa;

a seguito dell'incendio si sono registrati 11 feriti, i 3 operai e 8 civili, 3 case distrutte e 3 fortemente lesionate, più gravi danni a un fienile, una stalla, un deposito di materiale edile, diversi mezzi agricoli e 2 autovetture distrutte, nonché la distruzione di 2 ettari di bosco e danni alla strada comunale limitrofa al cantiere in questione;

il 15 febbraio 2012 è deceduto il giovane operaio di ventuno anni Giorgio Dimitrov ed un altro operaio è attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione a Pisa in gravissime condizioni;

l'area è stata immediatamente sottoposta a sequestro per consentire alla procura di Massa di svolgere le indagini, attualmente in corso, mentre il comune di Tresana ha assunto la deliberazione formale per costituirsi parte offesa; analogamente al comune, sia l'unione dei comuni della Lunigiana e la regione Toscana, hanno annunciato la medesima volontà; la regione Toscana ha inoltre manifestato l'intenzione di richiedere lo stato di emergenza;

l'intervento consisteva nell'opera di rifacimento di un P.I.D.I. (punto di intercettazione di derivazione importante) della condotta con diametro di 30 pollici del vecchio impianto esistente (il metanodotto in questione è stato infatti realizzato tra il 1970-1971); il comune di Tresana aveva rilasciato regolare autorizzazione tramite «permesso a costruire» rilasciato in data 5 febbraio 2011;

la popolazione residente nelle vicinanze dei luogo della violenta ed impressionante esplosione è ancora sotto shock e vive nell'incertezza e nella paura, in quanto da SNAM non pervengono in forma ufficiale rassicurazioni sulla sicurezza di quel metanodotto, mentre già si registra il «rimpallo» delle responsabilità dell'accaduto tra l'impresa appaltatrice. («Oreste Manna» di Salerno) e la società proprietaria del metanodotto (SNAM Rete Gas s.p.a.); il sindaco di Tresana, dottor Oriano Valenti sta facendo pressione sulle autorità locali per conoscere le cause dell'evento, le responsabilità, ed elementi sulla sicurezza dell'impianto e per pervenire a un giusto e veloce risarcimento alle famiglie danneggiate -:

pur nel rispetto delle indagini in corso, cosa intenda fare il Governo in merito agli accadimenti illustrati in premessa visti i tempi troppo lunghi dell'inchiesta - basti pensare che «il giunto» ed altri pezzi di tubo esplosi sono stati prelevati soltanto venerdì 13 aprile 2012 per farli analizzare presso l'università di Genova - e verosimilmente il perito usufruirà della proroga di novanta giorni di cui dispone;

cosa intenda fare il Governo, per quanto di competenza, per assicurare il giusto risarcimento alle famiglie danneggiate perché al momento, soltanto una famiglia, ha ricevuto dalla SNAM un modesto anticipo di euro 20.000,00 per le spese di affitto e vestiario e la stessa famiglia ha ricevuto dalla SNAM una prima offerta di circa il 40 per cento della stima dei danni subiti quando invece la SNAM si dovrebbe far carico in maniera tangibile e concreta dei danni di tutte le famiglie sinistrate;

se risponda al vero che durante i lavori la ditta appaltatrice (Oreste Manna) avesse evidenziato la necessità di sostituire il «giunto» e, in caso affermativo, se sia noto per quale ragione non si è provveduto alla sostituzione;

se risponde al vero che la SNAM, per quanto riguarda il P.I.D.I., abbia intenzione di rifarlo completamente nuovo nello stesso posto, ampliando così l'allarme e la paura della popolazione interessata per timore di nuove devastanti esplosioni. (5-06915)