ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06874

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 634 del 17/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: VIOLA RODOLFO GIULIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 17/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06874
presentata da
RODOLFO GIULIANO VIOLA
giovedì 17 maggio 2012, seduta n.634

VIOLA e MARTELLA. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

l'assistenza ai malati cronici deve, per quanto possibile, essere assicurata territorialmente;

l'azienda ASL n. 10 Veneto Orientale con sede in San Donà di Piave (VE) conta 218.000 residenti, dei quali 115 malati cronici dializzati che vengono trattati in tre centri dialisi ubicati negli ospedali pubblici di Portogruaro, San Donà di Piave e Jesolo

la situazione riferita a dicembre 2011 era la seguente:

a) Portogruaro con 96.850 residenti, pari al 44,4 per cento del totale aziendale, accoglie 43 dializzati del capoluogo e dei comuni del mandamento ai quali vanno aggiunti 3 provenienti dal sandonatese, in quanto centro dotato di letti contumaciali, per un totale di 46 dializzati trattati su due turni con una incidenza percentuale del 44 per cento coincidente con quella dei residenti;

b) Sandonatese con 121.150 residenti pari al 55,6 per cento del totale aziendale eroga il servizio su due centri ospedalieri;

San Donà il cui centro è ubicato in locali angusti, vecchi e del tutto insufficienti a soddisfare le esigenze dei 21 dializzati residenti nel capoluogo e dei 28 residenti nei comuni del mandamento, eccetto Jesolo, per un totale di 49, per cui, a fronte di 95.300 residenti pari al 43,74 per cento dei residenti del sandonatese, totalizza una percentuale del 42,61, di cronici;

il centro di San Donà tratta, su due turni, solo 28 dializzati del sandonatese cui vanno aggiunti 3 provenienti dal portogruarese per un totale di 31 con una incidenza percentuale del 26,95 per cento rispetto al totale dei dializzati, i restanti 18 pazienti vengono trattati a Jesolo;

c) Jesolo con 25.850 residenti, pari all'11,87 per cento dei residenti del sandonatese con 16 (12 di Jesolo più 4 di Cavallino) pari al 13,91 per cento, tratta per 3 giorni su unico turno e per altri 3 su due turni, oltre ai suoi 12 pazienti altri 4 provenienti dal Cavallino, più 18 provenienti dal sandonatese e ulteriori 4 provenienti dal portogruarese per un totale di 38 con una incidenza percentuale del 33,055;

la situazione di grave sofferenza del sandonatese e in particolare della cosiddetta Città del Piave che con 65.000 abitanti conta da sola 35 dei 115 cronici dializzati è evidente e i dati sovrariportati non abbisognano di ulteriori commenti. Essi rappresentano un disservizio per gli utenti costretti a spostarsi, in particolare dal sandonatese e dal portogruarese, spostamenti sempre più gravosi col passare degli anni per i malati e i loro familiari e con costi di trasporto progressivamente crescenti per l'azienda;

questa anomalia organizzativo-gestionale, così penalizzante per i malati, è stata ripetutamente rappresentata nel passato dagli Organismi di tutela dei diritti del malato alla dirigenza aziendale sollecitando interventi adeguati a risolvere il problema;

allo scopo l'attuale direttore generale dottor Paolo Stocco ha commissionato la redazione di un progetto che prevede la riallocazione del centro dialisi, spazi dedicati ai controlli dei trapiantati e per i dializzati peritoneali oggi costretti in spazi vetusti e insufficienti;

il progetto del valore di 7.000.000 di euro, è stato approvato dal CRITE, organismo regionale preposto alla valutazione tecnica dell'edilizia ospedaliera, mentre il finanziamento, in carenza di fondi regionali, è stato ricercato a livello statale con esito positivo anche se è stato finanziato per un importo di 5.000.000 di euro, inferiore a quello richiesto;

la regione con propria deliberazione (DGR n. 262 del 15 marzo 2011) ha approvato una lista di interventi, finanziati dal Ministero, fra i quali il progetto di cui sopra, diventando così cantierabile;

consta che il Ministero abbia rinviato l'erogazione dell'importo finanziato impedendo l'appalto dell'opera attesa da tanti anni e, per la situazione sopra ricordata, assolutamente necessaria e prioritaria -:

quali siano i motivi che impediscono l'erogazione del finanziamento citato e se non ritenga in ogni caso di attivare immediatamente ogni azione utile a sbloccare tale erogazione al fine di procedere al più presto alla gara di appalto e alla relativa realizzazione di un progetto fondamentale per la sanità dei tanti cittadini di quel territorio. (5-06874)