ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06866

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 633 del 16/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GRAZIANO STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06866
presentata da
STEFANO GRAZIANO
mercoledì 16 maggio 2012, seduta n.633

GRAZIANO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

il consiglio regionale campano, nella seduta del 16 gennaio 2012 ha approvato definitivamente, ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge regionale n. 4 del 2007, il piano regionale di gestione dei rifiuti urbani della Campania, adottato con delibera della giunta regionale n. 732 del 19 dicembre 2011;

con deliberazione n. 8 del 23 gennaio 2012, la giunta regionale ha recepito le proposte di modifica approvate dal consiglio regionale nella seduta del 16 gennaio 2012 al piano regionale di gestione dei rifiuti urbani precedentemente adottato, disponendo la modifica delle parti interessate. Con medesima deliberazione è stato altresì deciso di demandare all'assessore competente la proposizione alla giunta regionale delle modifiche, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti;

con tali atti, la regione Campania ha approvato il piano regionale di gestione dei rifiuti urbani dopo quasi venti anni di attesa;

il piano regionale di gestione dei rifiuti urbani è stato uno dei documenti richiesti dalla Commissione europea per evitare l'avvio di una procedura di infrazione con pesanti sanzioni nei confronti della regione per la gestione dell'emergenza rifiuti, pari a più di 500 mila euro al giorno;

con delibera della giunta regionale n. 91 del 6 marzo 2012, la regione ha modificato il piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, recependo le proposte di modifica formulate dal consiglio regionale al testo del piano approvato nella citata seduta del 16 gennaio 2012 e formulate dall'assessore competente, in attuazione a quanto previsto dalla delibera di giunta regionale n. 8 del 2012;

la proposta di modifica al piano regionale di gestione dei rifiuti urbani della regione prevede di inserire, nella parte relativa agli obiettivi concernenti i nuovi impianti di termovalorizzazione da implementare in regione, la seguente formulazione: «gli impianti di trattamento termico dei rifiuti solidi urbani, previsti nel presente piano, ad eccezione di quelli espressamente individuati da norme statali, non possono essere ubicati nelle aree classificate come zone di risanamento ai sensi del vigente Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell'Aria. La presente norma disapplica qualsiasi altra disposizione, tabella o cartografia, con essa in contrasto»;

nel merito, la dotazione impiantistica regionale, sulla base del piano, prevede complessivamente quattro impianti di trattamento termico dei rifiuti: un termovalorizzatore già in funzione, quello di Acerra, e, in fase di prossima realizzazione, altri due, la cui localizzazione è individuata a Napoli Est e Salerno, e ancora un gassificatore nella provincia di Caserta, per la cui localizzazione è interessato prevalentemente il territorio comunale di Capua;

mentre gli impianti di Napoli Est e Salerno sono previsti da normativa statale (articolo 8, del decreto-legge n. 90 del 2008; articoli 9 e 10 del decreto-legge n. 195 del 2009), anche se in zona di risanamento dell'aria, e sono fatti salvi dalla menzionata proposta di modifica, il gassificatore di Capua risulterebbe, a seguito di alcune verifiche cartografiche, in zona di osservazione e non di risanamento, nell'ambito del piano regionale di risanamento e mantenimento della qualità dell'aria;

la conseguenza più immediata della menzionata delibera di giunta regionale di approvazione della modifica al piano regionale rifiuti è la sospensione dell'adozione del piano in attesa di una nuova procedura di valutazione ambientale strategica che potrebbe richiedere almeno otto mesi;

dopo la condanna da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2010 per i danni provocati dall'emergenza rifiuti, a seguito della procedura di infrazione 2007/2195, tutto questo si verifica proprio mentre incombe, con preoccupante attualità, la sanzione comunitaria in mancanza di una soluzione strutturale del problema dei rifiuti nella regione. Rispetto a tale ultimo problema, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nel mese di gennaio, proprio sulla base del piano appena approvato e di una serie di impegni e rassicurazioni, è riuscito a ottenere una proroga di ulteriori sei mesi per metterne a punto i contenuti;

a questo si aggiunge lo sblocco dei finanziamenti finalizzati a sostenere il riciclaggio, le nuove tecnologie di gestione dei rifiuti e l'aumento dell'efficienza della raccolta. Per gli impianti, i finanziamenti che saranno concessi caso per caso, saranno riaddebitati all'Italia se non dovessero risultare perseguiti gli obiettivi prestabiliti;

il piano regionale di risanamento e di mantenimento della qualità dell'aria è, come emerge dallo stesso piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani, un piano datato e inadeguato. Approvato nel 2007, gli studi posti alla base dello stesso risalgono al 2002 e il catasto emissioni risale al 1999. Ad oggi non si dispone di revisioni o aggiornamenti del piano per valutare gli scostamenti attuali da scenari prospettati in precedenza. Nel piano rifiuti si richiama quindi la necessità e l'urgenza di disporre di un aggiornamento del piano di risanamento e di mantenimento della qualità dell'aria, anche per definire quali misure porre in essere in prospettiva delle ulteriori emissioni dei nuovi impianti del piano rifiuti urbani, tenuto conto che, a regime, le concentrazioni degli inquinanti dovranno rispettare i limiti di legge -:

quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per scongiurare l'avvio della pesante sanzione minacciata dalla Commissione europea. (5-06866)