ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06831

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Abbinamenti
Atto 5/06850 abbinato in data 10/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARCHIONI ELISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 10/05/2012
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
10/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2012
Resoconto D'ANDREA GIAMPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 10/10/2012
Resoconto MARCHIONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/05/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/10/2012

DISCUSSIONE IL 10/10/2012

SVOLTO IL 10/10/2012

CONCLUSO IL 10/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06831
presentata da
ELISA MARCHIONI
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

MARCHIONI, MANTINI e LULLI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

nell'ambito della direttiva sulla spending review sarebbero previsti tagli per la riduzione dei costi nella pubblica amministrazione pari a 4,2 miliardi in 7 mesi (1° giugno-31 dicembre 2012) anche attraverso il «compattamento di uffici e amministrazioni»;

in tale prospettiva, secondo recenti notizie di stampa, si prospetterebbe la soppressione del dipartimento per sviluppo e la competitività del turismo e la sua sostituzione con un semplice ufficio, accorpato al Ministero delle politiche regionali;

la notizia ha suscitato viva preoccupazione nelle associazioni nazionali di categoria, tra gli assessori al turismo delle regioni italiane, oltre che tra le associazioni dei consumatori;

qualora si volessero conseguire consistenti risparmi di spesa nell'ambito delle spese per il funzionamento del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, pari a 2.799.330 euro, sarebbe sufficiente:

a) sopprimere la «Struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia», duplicato dell'ENIT, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri, istituita il 15 dicembre 2011, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, conseguendo un risparmio di 1.349.330,92 euro annui, oltre alle spese di funzionamento e la gestione delle attività;

b) sopprimere tre servizi di livello dirigenziale in fase di copertura nel dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo (relazioni comunitarie e attività internazionali, interventi e realizzazione progetti per il settore turistico, affari generali e giuridici) con un risparmio di 360.000 euro, e altri due servizi di livello dirigenziale in fase di copertura nel dipartimento per gli affari regionali e lo sport (ufficio per il federalismo amministrativo e servizio alla persona e alla comunità) con un risparmio di 320.000 euro;

di recente, parlando ai parlamentari riuniti nell'Osservatorio parlamentare per il turismo, il Ministro Piero Gnudi, ha affermato che il turismo nei prossimi 10 anni potrebbe dare un contributo al prodotto interno lordo fino al 18 per cento con la possibilità di creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro, prospettiva accolta con largo consenso da parlamentari e dagli operatori del mondo del turismo;

tali ambiziosi obiettivi sono difficilmente raggiungibili senza avere il dipartimento come riferimento e prevedendo ulteriori tagli a un settore strategico che può dare un contributo rilevante per lo sviluppo e il lavoro;

da tempo il settore del turismo è in attesa di una incisiva riforma della sua governance, mentre le già esigue dotazioni finanziarie sono state falcidiate, passando dai 49 milioni di euro del 2009 ai 18,6 del 2011;

la prospettata soppressione del dipartimento sarebbe la pietra tombale sulle legittime aspirazioni di serie politiche nazionali a sostegno del settore, di cui il turismo ha bisogno; è dunque necessario mantenere il dipartimento e la prospettiva di politiche unitarie nazionali, come accade negli altri Paesi e nel rispetto delle competenze regionali;

lo sviluppo del turismo è, nel nostro Paese, condizione necessaria per la crescita complessiva del sistema economico; tagliare sulle politiche per il settore non è un risparmio, ma una rinuncia a promuovere politiche di crescita e di rilancio;

fino ad oggi per il turismo si sono moltiplicati indirizzi che con il tempo si sono rivelati sbagliati; dopo tanti cambiamenti riconosciuti non efficaci, per promuovere una strategia vincente per il turismo italiano, che continua a scendere nelle classifiche del turismo mondiale, prima di fare scelte affrettate, è forse giunto il momento di aprire una riflessione ampia sulla governance del settore, che coinvolga tutti i soggetti interessati -:

quali iniziative si intendano assumere per scongiurare l'ipotesi della soppressione del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, anche prevedendo tagli mirati di spesa. (5-06831)