ROSSA, TULLO, BARBIERI, MAZZUCA, CAPITANIO SANTOLINI, FRASSINETTI e DE BIASI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere premesso che:
con la legge n. 350 del 2003, «finanziaria 2004» fu stabilito, all'articolo 4, che la Fondazione Teatro Carlo Felice diventasse beneficiaria di un contributo annuo permanente di 2,5 milioni di euro;
con questa nuova norma il legislatore sostituiva e razionalizzava precedenti disposizioni di legge che avevano consentito l'erogazione di contributi specifici per questa Fondazione genovese, a fronte dei maggiori costi del nuovo Teatro, a partire dall'anno della sua inaugurazione, ovvero dal 1990;
il contributo è stato erogato continuativamente, di anno in anno, nella misura prevista dagli accantonamenti per determinati capitoli del bilancio dello Stato dopo l'entrata in vigore delle normative comunitarie in materia;
nel 2011 la manovra finanziaria ne ha ridotto l'importo ad 1,3 milioni di euro: tale riduzione è intervenuta in un momento particolarmente critico per la Fondazione Carlo Felice, che pochi mesi prima aveva dovuto far ricorso ad ammortizzatori sociali al fine di avviare un complesso programma di risanamento, con sacrifici economici anche da parte di tutti i dipendenti;
tale disposizione - che appariva operante per il solo esercizio 2011 - ha ulteriormente indebolito la posizione economica e finanziaria della Fondazione;
il Ministero dell'economia e delle finanze ha inaspettatamente erogato anche per il 2012 un importo pari al 2011. Ciò pesa ulteriormente sulla situazione economica, mentre è in corso il già citato programma di risanamento, che inizia a rendere visibili i primi positivi risultati;
la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova si è trovata nelle sopra ricordate difficoltà anche a seguito del progressivo ridimensionamento del fondo unico per lo spettacolo: da qui la necessità di dar corso all'utilizzo di ammortizzatori sociali, i contratti di solidarietà, caso ad oggi unico tra le fondazioni lirico sinfoniche;
dal 2010, anno della profonda crisi della Fondazione che ha portato all'accordo sui contratti di solidarietà, il Teatro ha intrapreso una tendenza virtuosa che ha permesso di chiudere il 2011 con un utile di esercizio che si profila intorno ai 2,5 milioni di euro, senza contare il valore delle patrimonializzazioni effettuate nell'esercizio pari a 4 milioni di euro;
il 2012, allo stato attuale, presenta un bilancio previsionale in pareggio; tale risultato si è reso possibile grazie anche a un forte abbattimento dei costi di produzione che hanno altresì consentito di mantenere sei produzioni d'opera, due produzioni di balletto, la stagione sinfonica, le produzioni per i giovani e l'alta qualità artistica;
il reintegro di 1,2 milioni di euro ad oggi mancante dal contributo della legge n. 350 del 2003, unito agli sponsor istituzionali, potrebbe consentire il mantenimento e il miglioramento del trend di risanamento intrapreso -:
se il Ministro interrogato non ritenga di provvedere alla corresponsione integrale di quanto previsto ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 350 del 2003, integrando tale contributo nel saldo previsto il prossimo settembre 2012. (5-06692)