ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: CALVISI GIULIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 24/04/2012
MEREU ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 24/04/2012
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
PARISI ARTURO MARIO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
SORO ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/04/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/04/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06672
presentata da
GIULIO CALVISI
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

CALVISI, PALOMBA, MEREU, FADDA, MARROCU, MELIS, ARTURO MARIO LUIGI PARISI, PES, SCHIRRU e SORO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il 2 febbraio 2012 il coordinamento provinciale di Cagliari dell'Anpi ha scritto al prefetto, al questore e al sindaco per chiedere che non venisse autorizzata la manifestazione neofascista che ormai da anni si tiene a Cagliari nel pomeriggio della giornata del 25 aprile;

opportunamente, in tale documento si rileva come tali iniziative, svolte in contrasto e in concomitanza con quelle che si celebrano il giorno della Festa nazionale della Liberazione, da parte di ben noti gruppi neofascisti, abbiano ad oggetto la «commemorazione della repubblica di Salo», con un evidente intento provocatorio il quale, oltre ledere la memoria storica della Resistenza al fascismo e, da cui origina la Repubblica italiana, possono costituire motivo di incontrollabili contrasti e di turbamento dell'ordine pubblico;

il 22 febbraio 2012, il prefetto ha risposto affermando di non avere il potere di vietare la manifestazione se non per motivi di ordine pubblico;

va sicuramente ribadito il saldo riferimento al principio costituzionale della libertà di manifestazione del pensiero e di riunione pacifica e senz'armi, è da osservarsi che in passato la concomitante provocatoria rievocazione dell'esperienza repubblichina nella medesima giornata della Festa della Liberazione, ha dato luogo nella città di Cagliari a tafferugli e scontri;

il nostro ordinamento preveda altresì, in particolare con la legge n. 645 del 1952, nota come «Legge Sceiba», di attuazione della XII disposizione transitoria (comma primo) della Costituzione, il divieto di ricostituzione del partito fascista configurandolo in una serie di condotte che possono essere sanzionate, tra le quali «... quando esaltando, minacciando o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista»;

a parere degli interpellanti, non sembrano esserci dubbi sui reali intendimenti degli organizzatori della iniziativa dei gruppi neofascisti;

anche su istanza del sindaco di Cagliari, il prefetto non ha autorizzato il corteo neofascista per le strade della città, ritenendo tuttavia di non vietare un lungo sit-in nel centro di Cagliari;

proprio in riferimento ai motivi di sicurezza pubblica, presupposto che la Costituzione individua per vietare riunioni pubbliche, si ricorda che già il 25 aprile del 2009 (in occasione di una manifestazione neofascista della stessa indole) vi furono disordini culminati da scontri tra la polizia e manifestanti antifascisti scesi in piazza per contestare il presidio delle camicie nere;

le celebrazioni della Liberazione stanno registrando preoccupanti segnali di denigrazione e provocazione in più parti d'Italia -:

se non ritenga opportuno impartire le dovute direttive utili a garantire il sereno svolgimento della festa nazionale della Liberazione nel capoluogo della Sardegna, verificando che i neofascisti antagonisti rispettino la legge 645 del 1952, impedendo - per i motivi previsti dall'articolo 17, ultimo comma della Costituzione - concomitanti «celebrazioni» della repubblica di Salò, che potranno legittimamente tenersi in altra giornata;

quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di assicurare che la festività del 25 aprile non risulti condizionata da iniziative provocatorie di gruppi ampiamente minoritari, ma pericolosi sul piano della tutela dell'ordine pubblico, volte a creare un clima di tensione e di oltraggio della memoria della Resistenza e dei valori fondanti della nostra democrazia.
(5-06672)