ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04774

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 474 del 18/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: BRANDOLINI SANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 18/05/2011
Stato iter:
15/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2011
Resoconto ROSSO ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 15/09/2011
Resoconto ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/09/2011
Resoconto ROSSO ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/05/2011

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 15/09/2011

SVOLTO IL 15/09/2011

CONCLUSO IL 15/09/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04774
presentata da
SANDRO BRANDOLINI
mercoledì 18 maggio 2011, seduta n.474

BRANDOLINI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:


il cormorano (Phalacrocorax carbo, Linnaeus 1758) specie esclusivamente ittiofaga originaria della Cina, introdotto ormai da anni in Europa, è riuscito ad espandersi e a diffondersi principalmente in prossimità di laghi e fiumi di Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania;


essendo particolarmente tollerante ai cambiamenti ambientali e di costituzione robusta, questa specie sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza della fauna ittica presente nelle acque interne del nostro Paese in tutte le regioni del nord e della fascia centrale (Toscana, Umbria e Marche), già seriamente compromesse da questa minaccia;


a causa dell'alterazione dell'habitat acquatico l'area del delta del Po, unitamente a tutta la costa dell'alto Adriatico, vedono fortemente minacciato tutto il delicatissimo sistema di fauna ittica. La causa principale è l'incremento della pressione predatoria da parte degli uccelli ittiofagi, la quale ha notevolmente concorso ad impoverire l'ittiofauna secondo dinamiche che sono purtroppo poco controllabili ed evidenti;


il cormorano per sopravvivere consuma di media circa 500 grammi di pesce al giorno e questo dato è sufficiente per far comprendere come 3000/4000 esemplari possano annientare in pochi giorni tonnellate di pesce;


gli allevamenti ittici e le piscicolture - fortemente presenti nelle regioni interessate dal fenomeno si trovano quotidianamente sottoposti ai «prelievi» dei cormorani, subendo un grave danno economico che rischia di compromettere l'economia del settore ed i livelli occupazionali;


anche la pesca sportiva ne sta risentendo negativamente con un drastico calo della pescosità dei fiumi, laghi e canali interessati dalla presenza di questo uccello ittiofago ed anche le numerose aziende di produzione di articoli da pesca, che sono tra l'altro leader a livello mondiale, stanno accusando ripercussioni negative;


per ultimo l'attività della pesca sportiva che si svolge nelle acque interne rappresenta in Italia la quarta disciplina per numero di praticanti - dopo il calcio, la pallacanestro e la pallavolo - favorisce un turismo mirato, soprattutto in alcune zone quali le Valli di Comacchio, che manifesta un progressivo calo delle prenotazioni;


in altri Stati europei sono state adottate misure per contenere la diffusione della specie alloctona del cormorano cinese, rea di avere distrutto intere specie ittiche autoctone nelle acque interne;


in Italia da pochi mesi si è formalmente costituito il Comitato permanente per la difesa della fauna ittica, costituito dai rappresentanti di alcune associazioni della pesca sportiva Match Fishing, Pesca In e Noi Pescato al fine di promuovere una petizione popolare con l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni rispetto alla gravità della situazione venutasi a determinare nelle aree nord e nel centro del Paese in gran parte delle acque interne per la diffusione del cormorano cinese;


sono numerose le associazioni ambientaliste di tutta Europa le quali sostengono che in particolare l'azione predatoria dei cormorani è una seria minaccia per il mantenimento di un giusto equilibrio della fauna ittica di molti fiumi, laghi e canali, nonché di molte coste europee, infatti, sono già diversi i Paesi che hanno dovuto affrontare i pesanti danni economici ed ambientali provocati da questi volatili -:


quali iniziative intende porre in essere, in stretto rapporto con le regioni e gli enti locali, per contenere la diffusione del cormorano sull'intero suolo italiano e se non ritenga necessario adottare misure di intervento sul territorio quali gli abbattimenti controllati di animali selvatici dannosi per l'agricoltura già adottati per il cinghiale e altre specie. (5-04774)