ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04763

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 474 del 18/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: GNECCHI MARIALUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2011
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2011
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2011
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/05/2011
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/05/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04763
presentata da
MARIALUISA GNECCHI
mercoledì 18 maggio 2011, seduta n.474

GNECCHI, CODURELLI, GATTI, RAMPI e SCHIRRU. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

a seguito della conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (in particolare articolo 12), qualsiasi trasferimento o ricongiunzione dei contributi avviene su domanda dell'interessato ed esclusivamente a titolo oneroso;

con questo provvedimento i lavoratori interessati si sono trovati, con provvedimento retroattivo, senza le certezze e i diritti che solo qualche giorno prima erano in vigore;

gli enti previdenziali, come è noto, suggerivano ai cittadini che si recavano ai loro sportelli di non affrettarsi con le richieste di ricongiunzione, perché si sarebbe trattato comunque di ricongiunzioni a titolo gratuito, se verso l'Inps;

nelle nuove norme non si è tenuto conto neppure di coloro che hanno cessato il rapporto di lavoro ante 1o luglio 2010 e che erano già stati autorizzati al versamento dei contributi volontari;

sono davvero migliaia i lavoratori e le lavoratrici incappati per loro sfortuna e non certo per loro negligenza o ignoranza, nelle nuove disposizioni approvate con la manovra di luglio 2010;

sono moltissime le proteste pervenute a tutti i parlamentari per far comprendere alla maggioranza e al Governo quanto siano inique e ingiuste le modifiche introdotte con la legge n. 122 del 2010, e si intende riportare nel presente atto di sindacato ispettivo il caso concreto del signor Mario Serafino, raccontato con le sue stesse parole: Ho maturato i requisiti per avere diritto alla pensione il 30 settembre 2010 con 40 anni di contribuzione di cui gli ultimi 12 anni versati nel Fondo Telefonico come dipendente WIND. La finestra utile per la decorrenza della mia pensione è quella del 1o gennaio 2011 ma al momento la mia domanda di pensione è ferma perché devo ricongiungere i contributi versati nel Fondo Telefonico in AGO-INPS e la nuova legge n. 122 del 2010 del 30 luglio 2010 prevede che la ricongiunzione sia onerosa. Al momento l'INPS non mi ha ancora quantificato ufficialmente la cifra che devo versare, ma mi ha confermato solo che è molto onerosa e in base ai loro calcoli è circa 50.000 euro probabilmente anche di più (cifra confermata anche dal patronato che segue la mia pratica di pensione). Devo anche precisare che, nel mio caso per problemi di esuberi aziendali, ho concordato con la WIND l'uscita anticipata al 31 dicembre 2009 e ho continuato con il versamento dei contributi volontari fino al 30 settembre 2010 per raggiungere i 40 anni di contributi. Anche i contributi volontari sono stati versati nel FondoTelefonico su precisa indicazione dell'INPS perché la ricongiunzione era gratuita e non aveva nessun senso farla prima. Mi trovo quindi nella situazione che pur avendo cessato il rapporto di lavoro il 31 dicembre 2009, quindi molto prima che sia entrata in vigore la legge n. 122 del 2010 del 30 luglio 2010, devo comunque pagare la ricongiunzione per aver proseguito la contribuzione volontaria nel Fondo fino al 30 settembre 2010 (e senza aver maturato i diritti alla pensione a carico del Fondo). A oggi mi trovo che sono stato disoccupato per tutto il 2010 e adesso devo pagare una cifra considerevole per andare in pensione dopo aver pagato correttamente i contributi per 40 anni perché anche quelli versati nel Fondo a partire dal 1o gennaio 1997 (io ho iniziato i versamenti nel fondo nel 1998) sono stati uniformati in tutto e per tutto a quelli dell'AGO e quindi la contribuzione versata da parte mia e da parte dell'azienda è identica come se fosse stata versata nell'AGO. Inoltre i Fondi Telefonici sono stati soppressi dal 1o gennaio 2000 e l'azienda (WIND) in cui ho lavorato, attualmente versa i contributi ai dipendenti entrati dopo il 2000 nell'AGO e a quelli che erano già nel Fondo dal 1998 ha continuato a versarli nel Fondo. L'INPS di Ivrea (è stata di parola) mi ha comunicato ufficialmente che, per accogliere la mia domanda di pensione (finestra 1o gennaio 2011) devo iniziare a pagare le prime 3 rate relative alla ricongiunzione dei contributi da Fondo Telefonico in AGO (importo 10.400 Euro), ho deciso di iniziare a pagare (altrimenti io la pensione quando la vedo) con la speranza che nell'eventualità ci sia una correzione della legge attuale si tenga anche in considerazione quelli che purtroppo hanno già pagato e dar loro la possibilità di recuperare eventualmente le somme versate. Cordiali Saluti Serafino Mario Via Cesare Battisti 28 10014 CALUSO (TO) Cell. 3484962085 - mail serafino_53@libero.it;

il caso di cui sopra, e i tanti altri che sono stati segnalati, richiedono una risposta concreta da parte delle istituzioni, verso le quali il cittadino vorrebbe continuare ad avere fiducia, soprattutto per quanto attiene al riconoscimento del diritto alla pensione, senza dover subire i provvedimenti iniqui sopra richiamati, che hanno messo in discussione il sistema previdenziale -:

se il Ministro intenda assumere iniziative normative per correggere la norma sopra richiamata e ripristinare la giustizia previdenziale nel consentire, come richiede giustamente il signor Serafino, che vengano fatti salvi i diritti almeno di coloro che hanno lavorato e versato i contributi per la pensione e che, avendo chiuso il rapporto di lavoro addirittura al 31 dicembre 2009 per esodo legato a riduzioni di personale ed essendo stati autorizzati alla prosecuzione volontaria, per poter perfezionare i requisiti per la pensione si vedono invece modificate le norme con le quali avevano cessato il lavoro in modo irreversibile e quindi sono senza lavoro, senza ammortizzatori sociali, hanno pagato volontariamente i contributi ed è stato comunicato loro che per avere la pensione si ritrovano nella condizione di dover pagare cifre spropositate e senza alcun senso logico, ma solo in virtù di una norma assolutamente sbagliata. (5-04763)