TRAPPOLINO, BOCCI, SERENI e VERINI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
a seguito delle considerevoli precipitazioni degli ultimi giorni, e i particolare di venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 novembre 2010, una vasta area dell'Orvietano, comprendente in particolare i comuni di Orvieto, Allerona e Castel Viscardo, è stata oggetto di importanti esondazioni del fiume Paglia, Chiani, e di alcuni fossi e di allagamenti che hanno compromesso, in diversi punti, la circolazione stradale, arrivando a lambire diverse abitazioni;
le situazioni più critiche si sono registrate nelle zone di pianura («Piana del Paglia») dove l'acqua ha invaso e provocato ingenti danni ad attività produttive, artigianali e agricole nei comuni di Allerona, Castel Viscardo e Orvieto la cui stima è ancora oggetto di valutazioni;
l'esondazione del Paglia ha interessato anche il rilevato autostradale, imponendo la chiusura, a scopo precauzionale, degli accessi che introducono ai sottopassi autostradali. Nel comune di Orvieto si sono registrati danni importanti a strutture pubbliche in prossimità del quartiere di Ciconia, e il livello delle acque ha indotto le autorità a vietare il transito, anche pedonale, sul Ponte dell'Adunata, isolando per ore un quartiere dal resto dell'attività e quest'ultimo dal presidio ospedaliero;
tra la fine di dicembre 2009 e gli inizi di gennaio 2010 alcuni comuni dell'Orvietano erano già stati interessati da gravi danni conseguenti a violente precipitazioni. Analoghi danni al patrimonio pubblico e privato si erano registrati in diverse zone dell'Umbria. In data 12 febbraio 2010 la regione Umbria aveva avanzato al capo dipartimento della protezione civile la «richiesta dichiarazione dello stato d'emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1922, n. 225, per le eccezionali precipitazioni verificatesi dal 1
o al 9 gennaio 2010 nel territorio della regione Umbria»;
il ripetersi di esondazioni e allagamenti segnala l'urgenza di interventi strutturali adeguati alla messa in sicurezza delle arginature del fiume Paglia e di altri interventi relativi alla manutenzione dell'alveo del medesimo fiume. Risulta infatti del tutto evidente che il complesso delle opere poste in essere non è più rispondente al mutamento dei parametri idropluviometrici costantemente difformi dalle medie pregresse e che caratterizzano, con sempre maggior intensità, il territorio umbro e dell'orvietano;
si impone con sempre maggiore forza la necessità di un coordinamento di tutti gli enti che, a diverso titolo, risultano essere competenti sui bacini idrografici dei fiumi Paglia e Chiani e che afferiscono alle regioni Umbria, Lazio e Toscana;
si è evidenziata la necessità di disporre di un sistema per il rilievo telematico degli affluenti minori del Paglia e del Chiani al fine di poter disporre di dati in tempo reale che consentano quindi di adottare provvedimenti urgenti per la tutela dei cittadini e delle strutture in infrastrutture pubbliche e private;
il computo dei nuovi danni e delle opere necessarie da realizzare al fine di scongiurare il ripetersi di tal emergenze si aggiungerà a quelli già segnalati in occasione delle conseguenze delle avversità meteorologiche di fine dicembre 2009/inizio gennaio 2010 rispetto non è stato attuato alcun provvedimento nonostante la richiesta dello stato di emergenza da parte della regione Umbria -:
quali iniziative di competenza il Governo intenda porre in essere per scongiurare il ripetersi dei fenomeni di esondazione, stante la conclamata inadeguatezza delle opere esistenti e l'urgenza di misure atte a mettere in sicurezza gli argini del fiume Paglia;
se il Governo intenda provvedere alla realizzazione di un coordinamento interistituzionale e interregionale atto ad affrontare le problematiche del bacino idrico della Val di Paglia e Val di Chiani, prevedendo in tal senso anche un investimento per il rilievo telematico degli affluenti minori dei fiumi Paglia e Chiani;
se il Governo intenda riconoscere lo stato di emergenza ai sensi articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, richiesto dalla regione Umbria in data 12 febbraio 2010, anche in considerazione degli ulteriori danni occorsi nei giorni 19, 20 e 21 novembre 2010.(5-03874)