TOGNI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
la Lega Nord, cogliendo ed associandosi alla crescente preoccupazione dei cittadini e dei lavoratori per la grave situazione della società ASA group di Castellamonte (Torino), ritiene necessario avere dei chiarimenti ed indicazioni precise sulla reale situazione;
la società pubblica ASA group di Castellamonte (Torino), a seguito di una situazione economico-finanziaria disastrosa, è gestita oggi da un commissario straordinario nominato dal Ministero dello sviluppo economico;
la detta società gestisce un bacino di circa 80.000 abitanti;
da fonti ufficiose (stampa locale) il disavanzo della società ammonterebbe a 80.000.000 di euro e dall'ultima assemblea dei sindaci è emersa l'idea di istituire una nuova società per la gestione della filiera dei rifiuti, società che sarebbe fotocopia di quella esistente e quindi con le stesse criticità;
alla discarica di località Vespia in Castellamonte (Torino), una delle maggiori fonti di risorse per ASA group, sono state revocate le autorizzazioni e quindi essa è stata chiusa per gravi inadempienze;
sono molti mesi che ad ogni acquazzone avvengono perdite di percolato sia sulla strade vicinali alla discarica che nel torrente Malesina;
poche settimane fa è avvenuta la revoca dell'autorizzazione al conferimento per ordine della provincia di Torino -:
quale sia l'impatto economico della chiusura dell'impianto su una azienda in stato pre-fallimentare;
quali siano le cause di tale disastro e se siano stati presi provvedimenti in merito;
quali provvedimenti si stiano predisponendo per risolvere questa situazione;
quando e come questi provvedimenti saranno realizzati;
di quali informazioni dispongano, tramite il commissario della società ASA group, circa le motivazioni formali che hanno portato alla revoca della autorizzazione dell'impianto di interramento controllato sito nel comune di Castellamonte - località Vespia, revoca che crea enormi impatti economici alla società pubblica in stato pre-fallimentare, rischiando di provocare una crisi ambientale sul territorio torinese;
se siano assicurati la correttezza e il rispetto delle normative vigenti in tutte le attività aziendali;
come si pensi che tali debiti possano essere onorati senza che siano poi i cittadini a risponderne.(5-03569)