FADDA, CALVISI, MARROCU, MELIS, ARTURO MARIO LUIGI PARISI, PES, SCHIRRU, SORO e SIRAGUSA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
la Castalia, società consortile costituita nel 1987 che aggrega le principali compagnie di navigazione italiane che operano nel soccorso e antinquinamento del mare, opera dal 2004 per conto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed ha espletato i servizi di vigilanza, prevenzione e abbattimento dell'inquinamento del mare da idrocarburi e altre sostanze nocive;
tale servizio è stato effettuato attraverso l'utilizzazione di 35 mezzi navali di pronto intervento (10 di altura e 25 costieri) adeguatamente attrezzati, dislocati in diversi porti italiani e con l'impiego di circa trecento addetti;
dal gennaio 2010 il servizio è attivo in base ad un contratto ponte di 7 mesi, condizionato dalla Corte dei Conti all'emanazione di un nuovo bando di gara (con scadenza 9 settembre 2010) ed all'espletamento della stessa;
dal momento che il contratto ponte è scaduto il 5 ottobre 2010 e la gara è andata deserta, è ragionevole temere che l'Italia rischi di rimanere priva di un servizio di sorveglianza delle coste e del pronto intervento disinquinante;
il mancato espletamento del nuovo bando di gara sembrerebbe legato a vistose imperfezioni del capitolato tecnico quali la mancanza sul mercato nazionale e internazionale di unità navali nel numero e con le caratteristiche richieste, nonché l'evidente discrasia fra i costi che si dovrebbero sostenere per rispondere alle richieste del capitolato e la disponibilità dei fondi previsti dal bando;
a seguito degli inviti di Castalia rivolti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di rivedere il capitolato e il successivo ricorso amministrativo, lo stesso Ministero ha comunicato il 31 agosto 2010, alle società e ai gruppi di società che avevano presentato manifestazione di interesse per il bando, il differimento del termine di presentazione delle offerte che purtroppo ancora non è stato indicato;
allo scadere del contratto ponte l'attuale soggetto erogatore del servizio sarebbe costretto a procedere al disarmo dei mezzi e al congedo del personale. È immaginabile pertanto la gravissima situazione che si determinerebbe in caso di emergenza da inquinamento in mare in quanto il tempo necessario per allestire i mezzi e reclutare nuovo personale sarebbe di settimane;
tale situazione sta destando particolare preoccupazione e allarme presso gli amministratori dei comuni rivieraschi della Sardegna il cui mare, stante la presenza di una delle più grandi raffinerie d'Europa, è solcato costantemente da un numero impressionante di petroliere;
preoccupano le dichiarazioni stampa provenienti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, secondo le quali il servizio di sorveglianza dopo il 5 ottobre verrà svolto dalle capitanerie di porto che purtroppo non hanno la disponibilità tecnica per svolgere in modo efficace tale servizio -:
se la causa effettiva della mancata attribuzione del servizio sia dovuta, oltre che a questioni burocratiche, alla scarsa disponibilità delle risorse dirette al servizio stesso;
quali provvedimenti urgenti intenda adottare per impedire che dopo il 5 ottobre il servizio svolto da Castalia venga sospeso e i nostri mari quindi rimangano non presidiati e non protetti;
con quali mezzi le capitanerie di porto potranno, nelle more dell'affidamento definitivo del servizio, svolgere la sorveglianza e il pronto intervento disinquinante.
(5-03563)