OLIVERIO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
nel tardo pomeriggio di mercoledì 6 ottobre 2010 nella zona del cirota e del rossanese si è abbattuta una violenta grandinata;
quest'anno la vendemmia nell'area di produzione del Cirò doc era stata annunciata addirittura di qualità «eccezionale» ma, paradossalmente, le alte temperature avevano causato una sovraproduzione di uva che le cantine sociali del Cirò non erano riuscite ad acquisire e trasformare in vino;
su questo problema, che sembrava essere in via di risoluzione, si è abbattuto il disastro causato dalla grandinata che ha distrutto parecchi vigneti;
nei comuni di Cirò e Cirò Marina interi vigneti, carichi di uva ormai pronta per la vendemmia sono stati distrutti. Come riportato da notizie di stampa, in particolare, l'area più colpita dal maltempo è indubbiamente quella delle campagne del «Vallo» nel comune di Cirò ma il nubifragio ha seminato distruzione anche nei vigneti di località Ciurria, Ponta, nel territorio di Melissa, lungo le sponde del Lipuda e nelle campagne di S. Venere;
i sindaci dei comuni della contea del Cirò hanno avviato il coordinamento con l'ispettorato agrario provinciale per procedere alla ricognizione ufficiale dei danni e hanno inviato un telegramma alla provincia, alla regione ed anche al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali perché venga attivata la procedura per la dichiarazione dello stato di emergenza e la conseguente assegnazione di adeguati mezzi finanziari per intervenire nei territori colpiti a sostegno del reddito degli agricoltori;
la grandinata ha danneggiato seriamente anche le colture del territorio da Calopezzati a Rossano il cui sindaco, dopo un incontro con i tecnici e i dirigenti nel corso dei quali sono stati quantificati i danni, ha chiesto lo stato di calamità naturale e il sostegno per le popolazioni che rischiano di vedere compromesse le produzioni agrumicole e quelle olivicole;
la provincia di Cosenza ha già deliberato la richiesta della proclamazione dello stato di calamità, la provincia di Crotone si appresta, al pari della provincia di Cosenza, a farla -:
se, in considerazione della gravità e straordinarietà dell'accaduto, ritengano opportuno proclamare in tempi rapidi lo stato di calamità naturale nei territori maggiormente colpiti e permettere l'invio di risorse straordinarie per fronteggiare la situazione di emergenza provocata dalla grandinata;
se, al di là della situazione di emergenza, intendano affrontare i problemi strutturali del settore attivandosi per aprire un tavolo di concertazione che riunisca tutti gli operatori delle filiere vitivinicole, agrumicola, e olivicola ed i sindaci delle zone interessate. (5-03559)