TULLO, ROSSA, TOUADI e MELANDRI. -
Al Ministro per le pari opportunità.
- Per sapere - premesso che:
il 21 luglio 2010 - a soli dieci giorni dalla scadenza della convenzione (31 luglio 2010) - il Dipartimento per le pari opportunità ha informato gli enti titolari e gli enti gestori del dispositivo del numero verde nazionale in aiuto alle vittime di tratta della decisione di non finanziare in prospettiva le 14 postazioni locali del numero verde, assicurando solo il funzionamento della postazione centrale ma fino al 31 dicembre 2010;
tale scelta non riguarda la struttura o l'esistenza o meno del numero verde, ma tocca l'intero sistema degli interventi sulla tratta. Infatti, la decisione di sopprimere le postazioni locali va collegata alla prospettiva di azzeramento del fondo per l'attuazione dell'articolo 13 della legge 28 del 2003 (prossimo bando in scadenza);
la principale funzione delle postazioni locali sta nella valutazione della segnalazione, nella presa in carico della segnalazione qualificata (proveniente dalle forze dell'ordine, dai servizi sociali e dalle altre agenzie del territorio) e nell'attivazione sull'urgenza ed emergenza dei punti di fuga e delle strutture territoriali preposte alla pronta e prima assistenza (progetti di assistenza di cui all'articolo 13 della legge sulla tratta n. 228 del 2003);
a livello locale si sono strutturate reti tra enti pubblici e del privato sociale significative, capaci ed efficaci non solo nei progetti di assistenza e integrazione ma anche nella stretta collaborazione con le forze dell'ordine che operano per l'emersione della tratta degli esseri umani e il contrasto alle organizzazioni criminali. E quindi privare territori delle postazioni locali senza creare le condizioni operative e finanziarie affinché le loro funzioni vengano eventualmente svolte e incardinate nei progetti ex articolo 13, significa togliere alle forze dell'ordine il principale strumento per l'attivazione dell'assistenza alle vittime ma soprattutto, laddove è stato creato, distruggere il lavoro di rete multi-agenzia tra sociale e forze di polizia fin dall'emersione della potenziale vittima, che tanti risultati sta dando in materia di contrasto della criminalità e di accertamento dei reati;
appare inoltre chiaro che la chiusura delle postazioni locali comporti anche un grave impatto sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti che dall'oggi al domani si trovano senza lavoro. Ciò comporterà una conseguente dispersione del patrimonio di competenze e professionalità specifiche accresciute in questi anni -:
con quali criteri siano state compiute le scelte di drastica riduzione delle risorse a disposizione del complesso sistema nazionale anti-tratta;
per quali motivi le comunicazioni di tali scelte siano avvenute in tempi così ristretti;
in che tempi verrà avviato un lavoro di confronto con gli enti locali e gli enti del non-profit del sistema nazionale anti-tratta per delineare gli assetti futuri in grado di garantire efficienza ed efficacia dell'intervento complessivo di tutela delle vittime di tratta e di contrasto alla criminalità. (5-03325)