ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19463
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

dagli Stati Uniti starebbero per arrivare in Italia i painkiller, ovvero ammazzadolori, farmaci potenti prescritti ai malati oncologici, a chi patisce dolori cronici o postoperatori severi;

negli States aumentano infatti decessi e dipendenze provocati da due principi attivi: l'ossicodone che Oltreoceano miete più vittime di eroina e cocaina insieme, contenuto nei farmaci OxyContin, Percodan (da noi venduto come Depalgos) e Percocet, e l'idrocodone, presente nel Vicodin (non si vende in Italia ma si compra in rete). Altrettanto pericoloso il fentanile, somministrato con cerotti transdermici;

dati allarmanti, in più cattiva coscienza: a consentire quella che è definita una pestilenza è stato il connubio di compiacenza e interessi. Dai medici che percepiscono percentuali dalle case farmaceutiche per le ricette, alla prescrizione di analgesici da cavallo pure per il mal di denti; dal business della sofferenza (Purdue Pharma ha riformulato l'OxyContin, dopo una penale di 646 milioni di dollari pagata nel 2007 per aver minimizzato, con marketing e congressi, i rischi di assuefazione) ai pellegrinaggi in Florida (i cosiddetti «OxyContin Express»), Stato costellato di «cliniche del dolore». I numeri parlano: nell'ultimo decennio 15mila americani ogni anno sono morti di overdose (le pasticche sono frantumate e inalate o iniettate, la polverizzazione è più difficile col neo OxyContin). In 17 Stati i painkiller sono oggi la causa numero uno dei decessi violenti. Il consumo di ossicodone è cresciuto del 152 per cento in 6 anni, e i pusher lo vendono a 50 dollari la pastiglia. Tra 2004 e 2009 i suicidi con antidolorifici sono raddoppiati tra i maschi di 35-49 anni e triplicati tra gli ultracinquantenni;

queste notizie sono state pubblicate nell'inserto di Repubblica del 19 gennaio 2013 nel servizio 2 Antidolorifici da sballo a firma di Elisabetta Muritti;

questa tossicodipendenza ha mutato indirizzo e identikit della vittima tipica, non più il ghetto metropolitano ma i quartieri residenziali, non più il giovane nero ma il bianco di mezz'età. Molti farmacisti, presi di mira da rapine a mano armata, si attrezzano e appendono i cartelli «Non vendiamo painkiller». E si attrezza la Food and drug administration, che frena produzione e distribuzione dei farmaci non autorizzati a base di ossicodone;

i fatti esposti ad avviso dell'interrogante sono gravi e tali da richiedere un intervento urgente in materia a prevenzione dell'arrivo dei painkiller -:

quali iniziative i Ministri intendano adottare circa la gravità delle notizie esposte in premessa provenienti dagli Stati Uniti. (4-19463)