ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19459

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 22/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19459
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il MET, organo web delle pubbliche amministrazioni della Toscana centrale ha pubblicato in data 20 gennaio 2013 un lancio dell'agenzia Ansa secondo cui: «Napoli, Roma e Milano resteranno indietro di trent'anni, come già sono, rispetto a Barcellona, Parigi e Francoforte se non si avvia il progetto delle città metropolitane». Se ne dice convinto il ministro della pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi intervenuto a Napoli il 19 gennaio 2013 al primo dei tre appuntamenti del «Sabato delle Idee», iniziativa promossa tra gli altri da Fondazione Sdn e università Suor Orsola Benincasa. Dopo il congelamento della riforma, che prevedeva un taglio sostanzioso delle province, per il futuro il ministro suggerisce di affrontare in maniera organica tutto il problema del governo del territorio «procedendo più o meno contestualmente - ha sottolineato - sia a livello regionale con una riforma parziale del titolo V, sia molto a livello comunale perché i comuni devono diventare in forma aggregata centro di erogazione di servizi e poi su un forte ridimensionamento delle province che comunque devono restare». Tornando sulle difficoltà incontrate per il varo della riforma il ministro ha detto: «I problemi li abbiamo incontrati nella fase finale, quando si è trattato di attuare l'impianto della legge spending review che era stato condiviso dal Parlamento. I problemi sono sorti nella fase attuativa quando si è capito che si faceva sul serio che si dimezzavano sostanzialmente le province e si dava avvio concreto alle città metropolitane di cui si parla da trent'anni e sulle quali siamo in ritardo. C'è stata, a mio avviso, - ha osservato - una falsa interpretazione delle realtà territoriali viste quasi come centri di potere e non come centro di erogazione di servizi e funzioni in modo moderno ai cittadini». Quanto al suo futuro Patroni Griffi ha escluso la possibilità di una candidatura: «Rientro al Consiglio di Stato», ha garantito. Il mancato taglio delle Province? Per il ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi si tratta di «un'occasione mancata, dove si poteva fare di meglio, ma che non va lasciata cadere». Patroni Griffi è tornato sul mancato varo della riforma che prevedeva il taglio di 25 province, congelata con le dimissioni del governo Monti, intervenendo a Napoli al primo appuntamento della quinta edizione del «Sabato delle Idee» dedicato al tema delle città metropolitane e al riordino delle autonomie locali. Il ministro, che ha ribadito la sua contrarietà all'abolizione delle province, ha disegnato uno scenario possibile per il futuro che preveda l'aggregazione dei comuni e per le province un ruolo di ente amministrativo di secondo livello con funzioni delegate dalle Regioni. «In gioco - ha sottolineato - c'è la capacità del Paese di riformarsi al di là degli ostacoli rappresentati dalle istanze conservatrici e dalle sirene del radicalismo» -:

se non si intenda chiarire sulle appropriate sedi costituzionali per quali motivi non sono state portate a compimento le normative citate in premessa. (4-19459)