ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19450

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 22/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19450
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

l'azienda Richard Ginori è nata nel lontano 1735, un marchio di eccellenza, storica manifattura di porcellane di Sesto Fiorentino. La più famosa fabbrica di porcellane del mondo;

il 7 gennaio 2013 il tribunale di Firenze ha dichiarato il fallimento della Richard Ginori Spa;

un colpo incredibile per il marchio e per i 314 lavoratori in cassa integrazione;

l'azienda è ora nelle mani del curatore fallimentare che ha avviato l'esercizio provvisorio. La speranza è riuscire a dare una nuova vita alla Richard-Ginori;

il marchese Carlo Ginori fondò la Manifattura di Doccia nel 1735 e poi l'industriale milanese Augusto Richard nel 1896 la fuse col proprio gruppo, avvalendosi di maestranze e operai-artigiani capaci;

l'azienda è passata di mano dalla Finanziaria sviluppo di Michele Sindona nel 1970 alla Sai di Salvatore Ligresti nel 1977, dall'acquisizione nel 1998 da parte della Pagnossin spa di Rinaldini fino al passaggio alla Starfin spa nel 2007 (senza dimenticare i vari tentativi di speculazione sulla possibilità di edificare per un valore di almeno 30 milioni di euro, a scopo residenziale, nell'attuale area occupata dalla manifattura e sempre bloccati dal comune di Sesto Fiorentino);

«il declino è iniziato - dicono gli opera di Sesto Fiorentino - quando i faccendieri e gli speculatori della finanza si sono sostituiti agli imprenditori capaci». Finché la Richard-Ginori ha avuto strategia e visione è cresciuta; quando è finita nelle mani di finanziarie e di controllate che hanno pensato solo a sfruttare il marchio senza investire e rinnovarsi nella produzione e innovazione, si è avviata verso la fine. Si è cercata la grande distribuzione dimenticando l'eccellenza;

la notizia con videoservizio è stata pubblicata il 21 gennaio 2013 alle ore 11,49 dal corriere.it a firma di Jacopo Gori;

oggi lo stabilimento è obsoleto, nel maggio 2012 - con debiti oltre i 40 milioni di euro - la fabbrica di Sesto Fiorentino è stata posta in liquidazione volontaria ed è stato nominato un collegio di liquidatori;

i giudici del tribunale di Firenze, chiamati a pronunciarsi sull'ammissibilità o meno dell'azienda al concordato preventivo, hanno dichiarato il fallimento della società -:

di quali notizie disponga il Governo e quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano assumere a tutela dei posti di lavoro dell'azienda esposta in premessa.
(4-19450)