Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-19432
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739
BARBATO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
in data 18 gennaio 2013 è stato pubblicato un articolo sul corriere.it l'articolo: «Se cotte nell'olio extravergine non fanno male» riferendosi alle cosiddette «patatine fritte» largamente consumate da bambini ed adulti;
il consorzio Uniprol cita lo studio della facoltà di agraria «Ricche di antiossidanti, rimedio all'invecchiamento»;
è stato dimostrato che da ogni 100 grammi di patatine fritte per 7-8 minuti alla temperatura di 180-200 gradi con olio extra vergine, è stato possibile estrarre e dosare tra i 3 e gli 8 milligrammi di sostanze fenoliche antiossidanti. «L'olio extra vergine di qualità - afferma il presidente di Unaprol, Massimo Gargano - resiste alle elevate temperature meglio di altri oli alimentari per il basso contenuto di componenti polinsaturi e per la presenza di antiossidanti, anche dopo diverse ore di frittura continua»;
questo sarebbe possibile, secondo Unaprol, perché durante la frittura l'olio extra vergine rilascia parte degli antiossidanti più idrosolubili (idrossitirosolo), arricchendo i cibi fritti di questi benefici componenti naturali. «Peccato - conclude Gargano - che di patate fritte con l'olio extra vergine di oliva, ve ne siano ancora così poche in commercio», visto l'alto costo dell'olio pregiato -:
se i Ministri siano a conoscenza dell'informazione diffusa e se non si intendano assumere iniziative per rendere obbligatoria la frittura delle patatine esclusivamente in olio di oliva. (4-19432)