FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il Ministro della salute ha aggiornato i livelli essenziali di assistenza, come previsto, entro il 31 dicembre 2012 ed ha provveduto a formulare la proposta prevista dall'articolo 1 del decreto-legge n. 158 del 2012;
nel provvedimento dei nuovi livelli essenziali di assistenza vengono introdotte «misure per favorire l'appropriatezza dell'assistenza specialistica ambulatoriale;
in particolare le regioni dovranno attivare programmi di verifica sistematica dell'appropriatezza prescrittiva ed erogativa dell'assistenza specialistica ambulatoriale, attraverso il controllo delle prestazioni prescritte ed erogate a pazienti con specifiche condizioni cliniche;
per favorire lo svolgimento dei controlli, si prevede l'obbligo del medico prescrittore di indicare nella ricetta il quesito o il sospetto diagnostico che motiva la prescrizione, pena la inutilizzabilità della ricetta stessa. Inoltre, si forniscono in un allegato, le «indicazioni prioritarie» per la prescrizione di prestazioni di diagnostica strumentale frequentemente prescritte per indicazioni inappropriate;
il problema dell'infertilità di coppia interessa in Italia un numero sempre maggiore di coppie;
in Italia la fecondazione assistita è regolamentata dalla legge n. 40 del 2004;
le regioni e le aziende sanitarie, sempre nel rispetto della legge n. 40 del 2004, sono obbligate ad assicurare l'accesso alle cure e l'erogazione di prestazioni concernenti la fecondazione assistita inserite nei livelli essenziali di assistenza (LEA);
l'articolo 18 della legge n. 40 del 2004 assicura un fondo alle regioni per l'implementazione e l'erogazione di tali prestazioni e per il finanziamento di azioni di sensibilizzazione e prevenzione; l'articolo 11, comma 3, della legge n. 40 del 2004 prevede che: «L'Istituto superiore di sanità raccoglie e diffonde, in collaborazione con gli osservatori epidemiologici regionali, le informazioni necessarie al fine di consentire la trasparenza e la pubblicità delle tecniche di procreazione medicalmente assistita adottate e dei risultati conseguiti»;
presso l'Istituto superiore di sanità operano vari registri epidemiologici, tra cui il registro nazionale della procreazione medicalmente assistita (PMA);
il registro Nazionale della PMA - istituito in attuazione dell'articolo 11 legge n. 40 del 2004 - dedica sul sito ufficiale http://www.iss.it/rpma/asso/index.php?lang=l&tipo=15&anno=2012 una sezione alle associazioni e si legge che: «Le associazioni di pazienti infertili sono organizzazioni senza scopo di lucro formate da persone infertili che hanno deciso di unirsi per darsi aiuto e sostegno reciproco, per scambiarsi informazioni ed esperienze, per tutelare i loro diritti nella società e presso le istituzioni pubbliche. Le associazioni fanno da punto di incontro per i pazienti perché possano trovare la solidarietà e il supporto pratico e morale di altre persone nella loro stessa condizione. Nelle associazioni e nei loro siti Web i pazienti possono ricevere e offrire conoscenze, notizie e servizi che li aiutino a conoscere meglio la loro condizione e ad affrontarla anche grazie alla Procreazione Medicalmente Assistita.» ed è previsto un elenco di associazioni -:
se nei nuovi livelli essenziali di assistenza siano assicurati l'accesso alle cure e l'erogazione di prestazioni concernenti la fecondazione assistita così come l'offerta di conoscenze, notizie e servizi da parte di tutte le associazioni operanti sul territorio nazionale;
se l'elenco indicato sul sito del registro nazionale della procreazione medicalmente assistita siano dunque tutte quelle presenti sul territorio nazionale e de non ritenga di indicare l'elenco completo delle associazioni operanti sul territorio nazionale. (4-19413)