ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19376
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

il 6 gennaio 2013 è sparito un aereo Islander nelle acque di Los Roques in Venezuela, a bordo vi erano quattro italiani tra questi Vittorio Missoni, figlio del noto stilista Ottavio;

le ricerche vanno avanti senza sosta;

tra le ipotesi formulate che il velivolo disponesse di eccessivo carburante, che sia stato colpito da un fulmine o avaria ai motori ma anche dirottamento;

il Tgr Lombardia, in data 8 gennaio 2013, ha mandato in onda un video girato dalla coppia di amici di Missoni che mostra il velivolo al momento del decollo: l'elica sinistra sembra avere qualche problema;

a far perdere le tracce dell'aereo pare sia stato un evento improvviso e catastrofico, che non ha dato tempo al pilota di segnalare l'emergenza, ha sottolineato a Caracas l'ambasciatore Paolo Serpi;

c'è un buco di tempo di due minuti tra quando il pilota ha chiuso il contatto con l'isola e il momento in cui doveva prenderlo con Caracas, ha ricordato il diplomatico, sottolineando «il massiccio dispiegamento delle forze» in una zona molto vasta;

si tratta di acque profonde fino a 4.000 metri. I mezzi venezuelani - ha aggiunto - puntano «in un'area dove potrebbe esserci stato l'impatto, con una profondità tra i 48 e i 54 metri». Ricerche complesse anche perché in altre zone la profondità arriva invece fino a 4.000 metri, ha aggiunto Serpi dopo il sopralluogo fatto di persona a Gran Roque, da dove venerdì era decollato il velivolo senza mai arrivare a Caracas. I lavori andranno avanti ancora «per otto giorni» e, se necessario, anche al di là di tale periodo di tempo, ha precisato, sottolineando che anche la costa venezuelana viene controllata, «nel caso in cui arrivino dei rottami». Serpi ha così tracciato un bilancio della situazione al termine di un'altra giornata di attesa (fonte: http://www.ilmattino.it);

si fa sempre più insistente l'ipotesi di un incidente;

sul fronte delle indagini, i riflettori sono puntati su alcuni aspetti considerati determinanti. Per esempio, l'analisi dei pochi minuti di volo e della comunicazione avuta dal pilota - il 72enne German Marchal - nel momento in cui, a 10 miglia di distanza, si stava allontanando dalla Gran Roque verso la terraferma. A immaginare quel che può essere successo è Enrique Cuervo, un esperto dell'aeronautica di Caracas, che punta il dito soprattutto sulle comunicazioni dell'aereo. Il velivolo, afferma, potrebbe aver avuto un guasto e forse Marchal non è riuscito a segnalarlo perché le comunicazioni non hanno funzionato, forse perché l'aereo non aveva raggiunto la quota sufficiente. «Capita», afferma l'esperto, il quale si fa una domanda che si pongono in tanti a Caracas: «L'aereo era provvisto di un Gps? E in tal caso, era stato attivato?»;

potrebbe essere proprio il gps a rivelare il destino del velivolo. Lo ha ipotizzato in una intervista a Radio Rai il generale di brigata Lorllys Ramos, capo della direzione generale prevenzione e investigazioni sugli incidenti aerei (Dgpiaa) del Venezuela, che sta coordinando le indagini;

un lancio dell'agenzia Ansa in data 8 gennaio 2013 alle ore 16.27 mediante il proprio inviato Stefano De Paolis riporta la testimonianza di Giampiero Barone, 49 anni, figlio di italiani, pilota di una delle piccole compagnie che vanno e vengono tra Caracas e Los Roques, precisando di non credere nella «tesi del fulmine» quale causa della scomparsa dell'Islander. «Ho pilotato l'aereo disperso due settimane fa, era in condizioni perfette» ha detto Barone che ha aggiunto: «Il velivolo era in condizioni perfette, come un orologio. Non credo al fulmine, sarebbe troppo strano. Un fulmine ti brucia la radio, non ti spegne i due motori», sottolinea Barone, precisando inoltre che «velivoli come quello scomparso volano anche con un solo motore in funzionamento». Barone ricorda inoltre di «conoscere bene German Marchan», il pilota dell'aereo scomparso. «Era bravo, aveva gestito delle situazioni di emergenza anche quando era pilota dei Dc3. È di grande esperienza», ricorda, definendo inoltre «strano il fatto che finora non si sia trovato neanche un pezzo dell'aereo, un rottame». Barone - pilota della compagnia Chapi Air travel (definita nell'insegna «la pequena gran linea aerea») - segnala inoltre un altro particolare rilevante: «l'aereo non era neanche molto carico. È a otto posti, e c'erano quattro passeggeri, oltre ai due piloti»;

cinque anni fa, in quella zona, sempre a Los Roques, scomparvero otto italiani. Anche quel giorno era un venerdì 4 gennaio;

in data 8 gennaio 2013 ilgiornale.it a firma di Fabio Biloslavo, nell'articolo: «Los Roques, l'aereo scomparso era di una compagnia fantasma» si scrive che: «Della compagnia Transaero 5074, proprietaria dell'aereo sparito con i quattro italiani a bordo, si sa ben poco. Sulla scomparsa di velivolo, 2 piloti e 4 passeggeri non ha emesso alcun comunicato. Non solo: all'inizio era stata eretta una cortina fumogena se non un vero e proprio depistaggio sulla società responsabile. I media venezuelani parlavano dell'Albatross, che vola a Los Roques, ma con altri tipi di aerei. Alla fine è saltato fuori che la compagnia è la neonata Transaero 5074, ma il proprietario di cui si conosceva solo il nome di battesimo, Asdrubal, sembra un fantasma. Il Giornale è riuscito a scoprire, con difficoltà, che si chiama Asdrubal Remigio Bermudez Gonzalez, ma trovarlo è come cercare un ago nel pagliaio. In rete compare una sua ditta di trasporti nello stato venezuelano di Miranda durata solo un anno. Bermudez viene citato come testimone in una causa per diffamazione, ma su di lui si sa poco nulla. Una fonte a Los Roques parla «di un tipo abbiente che vive a Caracas». Su internet della compagnia aerea non c'è traccia. A Los Roques giurano che è sorta pochi mesi fa, ma prima volava con gli stessi velivoli dipinti di bianco e senza marchio «grazie a funzionari locali che chiudevano un occhio» -:

di quali notizie si disponga in merito ai fatti esposti in premessa, se si intendano assumere iniziative volte a tutelare tutti gli italiani che si rivolgono a compagnie estere, a che punto siano le ricerche del volo menzionato in premessa e cosa si intenda fare per incentivarle. (4-19376)