ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19369

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 17/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 17/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19369
presentata da
RENATO FARINA
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

RENATO FARINA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

giunge all'interrogante notizia che l'arcivescovo di Yangon, monsignor Charles Maung Bo, descrive ad «Aiuto alla Chiesa che Soffre» il momento attuale della Birmania, a pochi giorni dal sessantacinquesimo anniversario dell'indipendenza celebrato il quattro gennaio 2013 con queste parole: «La principale sfida consisterà nell'educare il nostro popolo e rafforzarne la fede. Dopo quarant'anni di oppressione, dobbiamo apprendere il vero significato di libertà». L'arcivescovo riferisce di passi in avanti nei rapporti con le altre religioni. «In passato la collaborazione tra le diversi fedi era vista con sospetto e ostacolata dal regime militare. Ora che siamo più liberi, auspichiamo un maggiormente proficuo dialogo interreligioso»;

l'85 per cento dei 55 milioni di birmani professa il buddismo. I cristiani sono circa il 7 per cento della popolazione - i cattolici circa l'1,3 per cento, ovvero 750 mila - e i musulmani il 3,8 per cento. Tuttavia in alcune regioni si registrano elevate percentuali di fedeli cristiani: negli stati di Chin (72,7 per cento), Kayah (39,7 per cento) e Kachin (36,4 per cento); mentre in quello di Rakhine il 28,4 per cento della popolazione è di religione islamica;

il processo di piccole riforme volto a riabilitare la Birmania agli occhi della comunità internazionale non ha però avuto effetti sulla posizione del regime nei confronti dell'etnia Kachin, in maggioranza cristiana, tuttora vittima di violente persecuzioni, e della minoranza musulmana dei Rohingya; per sviluppo economico e libertà politica, il Myanmar è tra gli ultimi Paesi del mondo -:

se i fatti riportati risultino al Governo, e se non intenda attivarsi attraverso i canali diplomatici al fine di tutelare la libertà religiosa.(4-19369)