BARBATO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
in data 4 gennaio c'è stata una scossa sismica di magnitudo 4,3 sulla scala Richter in provincia di Catania;
la gente è scesa in strada;
nella notte c'erano state altre due scosse alle isole Eolie;
la scossa ha colpito le province di Catania e Messina alle 8.50;
l'epicentro tra Cesarò (Messina), Maniace e Randazzo (in provincia di Catania);
l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha spiegato che l'area dei Monti Nebrodi è «una zona sismica, nella quale terremoti di magnitudo compresa fra 4 e 4,5 non sono certamente una sorpresa», e che l'evento sismico è stato preceduto da uno sciame rilevato a livello strumentale, di magnitudo intorno a 1, e seguito da alcune repliche di magnitudo inferiore a 3;
la scossa principale, avvenuta a dieci km di profondità, è stata infatti seguita da alcune repliche, le più intense alle 8.58 (magnitudo 2.4), alle 9.11 (2,5) e alle 11.12 (ancora 2,5). Alle 5.36 un altro evento sismico, di 2,4, aveva riguardato la costa messinese, tra Patti e Milazzo;
dalle verifiche effettuate dalla Protezione civile non risultano danni a persone o cose -:
di quali notizie si disponga circa il territorio della regione siciliana e quali iniziative si intendano assumere a prevenzione di altri eventi e se si intenda richiedere il quadro complessivo della situazione all'Istituto nazionale di geofisica.
(4-19364)