MELONI, MARSILIO e RAMPELLI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
la crisi economica internazionale ha colpito indistintamente tutti i settori produttivi, facendo registrare ovunque perdite ingenti;
il comparto agricolo non si è sottratto alle sorti determinate dalla congiuntura economica e, nelle realtà a prevalente vocazione rurale, le ricadute sul tessuto sociale sono state spesso di enorme impatto;
l'economia di diverse regioni, in specie nel sud Italia, si basa in larga parte sul settore agricolo, e la crisi di quest'ultimo sta influenzando, a cascata, i settori edile, artigianale, commerciale;
tra le regioni maggiormente colpite da tale situazione c'è certamente la Sicilia, che fa del settore agricolo e del proprio indotto la leva attraverso cui muovere tutti gli ingranaggi produttivi della regione;
tale situazione si sta rapidamente diffondendo, raggiungendo anche zone con economie particolarmente floride negli anni scorsi, e ne è testimonianza la situazione del comune di Vittoria (RG), particolarmente colpito dalla crisi e da calamità naturali che ne stanno mettendo in ginocchio le risorse produttive;
da notizie in possesso della scrivente, risulta che da diversi giorni siano in scena numerose forme di protesta nei confronti dell'amministrazione regionale e nei confronti del Governo nazionale, tra le quali anche uno sciopero della fame che sta coinvolgendo diversi cittadini di Vittoria risulta da notizie di stampa che negli ultimi giorni di dicembre 2012 si sono svolti incontri volti a far fronte alla problematica;
tra le cause che hanno scatenato la crisi, oltre alla congiuntura economica internazionale, si deve però annoverare anche il rinnovo del cosiddetto «corridoio verde», una sorta di accordo bilaterale che il governo italiano ha stipulato con diversi paesi della costa nordafricana, ultimo dei quali il Marocco;
proprio l'esistenza di tali accordi permette l'apertura delle frontiere europee ai prodotti dell'agricoltura e delle pesca provenienti dal Nord Africa, che annoverano costi decisamente inferiori, a fronte di esportazione dall'Europa di tecnologie industriali e in cambio di ulteriori commesse di opere pubbliche;
a tale significativo danno economico si aggiunge anche il fatto che i prodotti importati provengono da zone dove il rispetto dei regolamenti europei in materia è pura fantasia, dando così il via a un commercio di prodotti agricoli scarsamente controllati (ad esempio per quanto riguarda i cosiddetti «fitofarmaci») che finiscono inevitabilmente sulle nostre tavole;
si genera in questo modo un duplice ingente danno, sia economico che alla salute dei cittadini -:
se sia a conoscenza della situazione descritta in premessa, in particolare quella relativa alle proteste in atto presso il comune di Vittoria, e quali iniziative intenda adottare per scongiurare la prosecuzione delle stesse;
quali urgenti misure ritenga di dover adottare affinché il comparto agricolo nazionale, con il proprio carico di piccole e medie imprese che generano migliaia di posti di lavoro, possa essere accompagnato in questo momento di estrema difficoltà. (4-19359)