ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19356

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 21/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE delegato in data 21/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19356
presentata da
FABIO RAMPELLI
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

RAMPELLI. -
Al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

con deliberazione n. 96 del 21 maggio 1998 del consiglio comunale di Roma, è stata costituita, a decorrere dal 1o ottobre 1998, l'istituzione denominata «Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze», ora rinominata «Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze» (ACT);

l'ACT è dotata di autonomia amministrativa, finanziaria e gestionale e coordina, secondo le finalità del proprio statuto e i compiti istituzionali ad essa demandati dall'amministrazione capitolina, una rete di interventi sul territorio della città di Roma, mirati a fornire risposte al disagio, alla devianza, all'emarginazione sociale e ai problemi legati alla tossicodipendenza;

gli articoli 10 e 29 del regolamento organizzativo e di funzionamento dell'istituzione stabiliscono che il consiglio di amministrazione dell'agenzia è competente per gli atti necessari al perseguimento e al raggiungimento di tutti gli obiettivi che la stessa è destinata a soddisfare, e comunque nei limiti degli indirizzi e delle direttive generali del piano programma approvato dal consiglio comunale, che indica le scelte, gli obiettivi e le priorità che l'istituzione deve perseguire;

nel corso delle amministrazioni Rutelli e Veltroni la governance dell'ACT è rimasta per diversi anni inalterata, essendo stati nominati e successivamente per ben due volte riconfermati lo stesso presidente del del consiglio di amministrazione e lo stesso direttore;

all'interrogante non risulterebbe alcuna approvazione del piano programma di cui sopra, almeno fino al 2009, e di conseguenza tutta l'attività posta in essere dall'ACT nel periodo suddetto risulta essere da qualsivoglia mandato istituzionale da parte del consiglio comunale;

nello specifico, nel febbraio del 2000, il consiglio d'amministrazione dell'ACT ha approvato «un sistema di servizi, attraverso l'indizione di 11 bandi di gara, dei capitolati speciali e degli altri documenti di gara, nonché dell'avviso pubblico, inerenti la erogazione di 23 servizi, attraverso i quali intervenire sul fenomeno della tossicodipendenza sul territorio della città di Roma»;

secondo notizie in possesso dell'interrogante, l'amministrazione comunale, pur essendosi vincolata con il «regolamento dei contratti», adottato con deliberazione n. 302 del 25 novembre del 1993 del consiglio comunale di Roma, in attuazione delle legge n.142 del 1990, non avrebbe pienamente garantito il rispetto dei principi di trasparenza, di tutela della concorrenza e di par condicio tra i partecipanti, attraverso la nomina di commissioni di gara in cui fosse assicurata l'elevata specializzazione tecnica dei membri, necessaria all'analisi oggettiva e super partes delle offerte progettuali;

ancora secondo notizie in possesso dell'interrogante sembrerebbe che i servizi e le attività progettuali erogati per conto dell'ACT, a seguito dei succitati bandi e lavori delle Commissioni di gara, siano stati gestiti per diversi anni dagli originari enti assegnatari, e tutto ciò non a seguito di successivi bandi ad evidenza pubblica bensì tramite proroghe, affidamenti diretti o particolari meccanismi amministrativi come, ad esempio, il registro degli eventi degli enti metropolitani che, introdotto nel 2003, ha posto le condizioni affinché potessero erogare i servizi esclusivamente gli enti già affidatari dei servizi nel 2000;

la pratica delle continue proroghe dei servizi è evidentemente in contrasto con i principi posti dalla normativa europea a tutela della concorrenza e, in virtù di questo, l'atteggiamento assunto dalle amministrazioni Rutelli e Veltroni, oltre che arrecare vulnus al buon andamento della pubblica amministrazione ed all'erario, ha rappresentato una violazione delle norme comunitarie vigenti anche nel 2000, tra cui la direttiva 92/50/CEE del Consiglio delle Comunità europee del 18 giugno 1992, recante norme per il «Coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi»;

risulta del tutto evidente che servizi erogati nella modalità suesposta, rimanendo inalterati nel corso degli anni e senza alcuna rivisitazione progettuale, hanno perso l'efficienza e l'efficacia originarie, ancor più perché mai rimodulati alla luce dei continui mutamenti delle esigenze della popolazione e dei cambiamenti del fenomeno della tossicodipendenza;

desta numerose perplessità e risulta difficilmente credibile che tali attività possano essere state svolte per lunghi anni senza alcun monitoraggio o controllo, sia quantitativi che qualitativi, sull'operato dei soggetti affidatari, in palese contrasto con il regolamento dell'ACT e con le disposizioni finanche del R.E.M;

l'attuale «nuovo quadro dei servizi» offerto dall'ACT, coerentemente al Piano programma approvato dall'assemblea capitolina nel 2009 e alle indicazioni del dipartimento politiche antidroga, si caratterizza, oltre che per una vasta e rinnovata offerta di servizi, per il perseguimento di una linea di efficienza economica, improntata all'indizione di gare ad evidenza pubblica e al conseguente contingentamento dei costi, in un sistema di libera concorrenza tra i fornitori dei servizi;

l'ACT ha adottato, dal 2009, in ottemperanza al principio di trasparenza a cui deve conformarsi l'attività della pubblica amministrazione, una diversa modalità per la rendicontazione delle risorse sostenute dagli enti affidatari dei servizi e delle attività progettuali erogati dell'Istituzione, al fine di garantire una più corretta e trasparente gestione delle risorse dell'amministrazione capitolina;

il dipartimento politiche antidroga, nel precedente e nell'attuale Governo, ha mantenuto una linea basata sull'adesione alle politiche internazionali proibizioniste sulle sostanze stupefacenti, sul contrasto al consumo di alcool e alle nuove dipendenze, sempre nel quadro dell'efficienza economica sopra descritta -:

di quali elementi dispongano i Ministri interrogati in relazione a quanto descritto in premessa, in particolare per quel che riguarda l'affidamento diretto o con proroga dei servizi offerti dall'ACT negli anni scorsi, anche tramite l'Osservatorio di cui al comma 7 dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e se non intendano assumere iniziative normative ai fini del pieno rispetto dei prìncipi comunitari in materia;

se i Ministri interrogati non ritengano di dover confermare, anche in tale sede, le politiche finora perseguite in materia, sia dal punto di vista dell'efficienza economica, anche attraverso la libera concorrenza, che riconoscimento della bontà delle politiche globali contro tutte le droghe.(4-19356)