ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19342

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 21/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 21/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19342
presentata da
FRANCESCO BARBATO
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

l'Imu, imposta municipale unica, che ha sostituito l'ICI (imposta comunale sugli immobili) ha gravato su tutti i proprietari di prime case;

l'Imu è stata un «salasso» per tutte le famiglie;

il saldo della tassa sulla casa dovrebbe portare un gettito di circa 15 miliardi di euro, che sommati ai 9 pagati a giugno 2012 in acconto porterebbero l'incasso a 23-24 miliardi di euro, un po' più rispetto ai 21 che erano stati stimati nel decreto «salva Italia»;

si legge sul ilgiornale.it del 17 dicembre 2012 a firma di Andrea Indini che il Presidente del Consiglio Monti ha deciso di anticipare la seconda rata del cosiddetto fondo Salva Stati, che l'Italia avrebbe dovuto pagare l'anno prossimo, a quest'anno, in questo modo si è trovata a dover sborsare 2,7 miliardi di euro in più, cifra che ha potuto coprire grazie ai 3 miliardi di euro incassati grazie all'Imu sulla prima casa;

in poco più di un anno i contribuenti italiani hanno dovuto far fronte a nuove tasse per oltre 40 miliardi di euro. E la pressione è schizzata, stando ai dati del centro studi della Confindustria, al 53,9 per cento. Il risultato è stato che il prodotto interno lordo è calato di tre punti percentuali;

solo in Lombardia, almeno 3mila aziende hanno trasferito la sede in Lugano;

tra tutte le tasse introdotte dall'esecutivo tecnico, l'Imu è sicuramente la più odiata perché va a colpire un bene essenziale come la casa. E, adesso, ci si trova a dover mettere nuovamente mano al portafoglio per far fronte all'ultima rata. Secondo la Confedilizia, per il saldo dell'imposta si arriverà in alcuni casi a pagare anche il doppio rispetto all'acconto. Tanto che tre italiani su cinque sono ricorsi ai risparmi realizzati negli scorsi anni per pagare l'imposta sulla prima casa;

l'Imu grava pesantemente sulle tasche dei contribuenti: ciascuna famiglia italiana proprietaria di almeno un immobile dovrà versare in media 1.216 euro di tasse di proprietà nelle casse del fisco, a fronte dei 437 del 2011, con un aggravio di costi pari a 780 euro. Più in generale, si calcola un gettito complessivo di 23,4 miliardi di euro. Chi per qualsiasi motivo non riuscisse a saldare l'Imu entro domani potrà comunque pagare la tassa sugli immobili nei giorni successivi con una mini-sanzione. Nonostante la pressione fiscale sia passata dal 48,6 per cento al 53,9 per cento, i conti dello Stato non sono certo migliorati. Anzi, la settimana scorsa il debito pubblico ha sfondato la soglia psicologica dei duemila miliardi di euro. E ancora: nel giro di un anno il rapporto tra debito e prodotto interno lordo è passato dal 120 per cento al 128 per cento;

a pesare sui conti pubblici hanno contribuito, sicuramente, gli impegni che il Governo ha deciso di assumersi nei confronti dell'Unione europea. Oltre ad aver sottoscritto il «Meccanismo europeo di stabilità» (Esm), meglio conosciuto come «fondo Salva Stati», il Governo italiano è corso in aiuto di quei Paesi (come la Grecia, la Spagna e il Portogallo) che si trovavano sull'orlo del default. Un esborso che è venuto a costarci circa 46 miliardi di euro, la metà dei quali a fondo perduto (//www.ilgiornale.it/) -:

se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e quale sarà la destinazione reale dei sacrifici chiesti agli italiani mediante il pagamento dell'Imu.(4-19342)