BARBATO. -
Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
l'epatite A in Italia è ancora un problema significativo per la popolazione ed in special modo a Napoli;
con le feste ma anche tutto l'anno la voglia di frutti di mare aumenta e, con essa, il rischio di poter portare a tavola anche prodotti non sani;
in special modo per cozze, vongole, cannolicchi e a tutti gli altri frutti di mare che il Mediterraneo può offrirci, i più esposti all'inquinamento che significativamente aumenta lungo le coste;
si pensi ai recenti 16 depuratori sequestrati nell'avellinese e agli sversamenti illeciti;
spesso definiti spazzini del mare i molluschi hanno la capacità di concentrare agenti batterici ed inquinanti nel proprio organismo, sebbene costituiscano proprietà nutritive eccellenti;
contengono, ad esempio, molte proteine, a fronte di bassi contenuti di grassi; apportano vitamine del gruppo B (soprattutto la rara B12), sali minerali essenziali quali lo iodio, il fosforo, il sodio ed il ferro. Non a caso, infatti, vengono indicati nell'alimentazione degli anemici e dei depressi. Inoltre, la percentuale presente di omega 3, li rende ideali per chi soffre di malattie cardiovascolari;
e poi sono facilmente digeribili;
è anche vero però che i frutti di mare sono spesso additati come agenti portatori di malattie infettive -:
se intendano i Ministri interrogati aumentare i controlli sui mitili e molluschi a garanzia della salute dei consumatori assumendo iniziative normative per istituire l'obbligo per i ristoranti e pescivendoli di esibire all'esterno degli esercizi un bollino o affini indicante la provenienza giornaliera di tali prodotti. (4-19335)