ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19326

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: SCILIPOTI DOMENICO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, INTESA POPOLARE)
Data firma: 21/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19326
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

SCILIPOTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

un'importante azienda farmaceutica multinazionale avrebbe promosso in questi mesi, su tutto il territorio nazionale sollecitando gli informatori scientifici a coinvolgere i più importanti centri di emodinamica (ED) e i più importanti centri di unità di terapia intensiva coronarica (UTIC), nonché il coinvolgimento di un medico per reparto responsabile, un'attività che prevederebbe la partecipazione diretta di suoi informatori scientifici all'atto medico, indagando sull'uso dei farmaci utilizzati in terapia dai Centri al fine di promuovere l'uso di «Brilique» in sostituzione dei principi attivi utilizzati nelle singole strutture;

il dipendente dell'azienda farmaceutica a quanto consta all'interrogante affiancherebbe il medico, definito «medico tutor» durante le attività svolte dal sanitario nei confronti del paziente all'interno della struttura ospedaliera di terapia intensiva al fine di identificare gli spazi prescrittivi del farmaco dell'azienda da cui dipende e di chiederne l'impiego terapeutico;

tale metodo non sembra rientrare nell'ambito delle sperimentazioni cliniche, ma ad avviso degli interroganti piuttosto si configurerebbe come una vera e propria ingerenza sull'attività professionale del medico con possibili ulteriori pericoli a danno di pazienti classificati con codice rosso, e pertanto con talune funzioni vitali in quel momento compromesse e per questo motivo sottoposti a terapia intensiva, al fine di aiutarli a superare la fase acuta restituendolo ove possibile alla vita;

sarebbe se i pazienti o i parenti saranno informati per dare il loro consenso a questa forma di sperimentazione;

tale condotta, ad avviso dell'interrogante, integra una palese violazione della privacy del paziente visto che tutte le cure sarebbero fornite in presenza di soggetti estranei al presidio sanitario che, peraltro, non hanno l'obbligo di riservatezza e che oltre ad assistere alle loro sofferenze potrebbero avere accesso alla cartella clinica e ai dati anamnestici personali e familiari -:

se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, nel caso gli stessi corrispondessero al vero, come intenda intervenire per evitare rischi dall'uso di dispositivi medici non autorizzati;

se tali iniziative, attivate dall'industria farmaceutica, siano conformi alle norme che regolano la pubblicità sui farmaci;

se la presenza in terapia intensiva di soggetti estranei al reparto o al centro o al presidio sanitario possano aumentare il rischio di infezioni ospedaliere per pazienti a codice rosso;

se tale attività preveda l'impiego di campioni gratuiti del farmaco che l'azienda propone in terapia;

se e quali sarebbero i vantaggi terapeutici di simili attività parasperimentali;

se e come il Ministro della salute, per il tramite dell'AIFA, intenda operare per prevenire conflitti di interesse tra le aziende produttrici di Ticagrelor che stanno avviando le iniziative di cui in premessa e le UTIC e le ED di tutte le ASP italiane. (4-19326)