ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19305

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: DIMA GIOVANNI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 21/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19305
presentata da
GIOVANNI DIMA
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

DIMA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (cosiddetto «decreto sviluppo»), convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, all'articolo 35, «Disposizioni in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi», nel vietare, nelle zone di mare poste entro le dodici miglia dalle linee di costa lungo l'intero perimetro costiero nazionale, le attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, consente la riapertura di tutti i procedimenti bloccati dal decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128, a seguito del disastro ambientale registratosi nel golfo del Messico in quel periodo;

le proteste degli enti locali di fronte a questo provvedimento sono numerose e le popolazioni locali si stanno mobilitando contro un'iniziativa che danneggerebbe il patrimonio ambientale delle coste interessate dalle estrazioni;

il 17 dicembre 2012, a Matera, e prima ancora a Policoro (Matera), si sono tenute due manifestazioni unitarie dei comuni costieri di Puglia, Basilicata e Calabria per esprimere un netto e fermo dissenso nei confronti delle istanze presentate ai Ministeri competenti per permessi di ricerche di petrolio e gas da svolgere nelle acque del mar Ionio che, bloccate a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 128 del 2010, sarebbero state nuovamente sbloccate dal decreto sviluppo;

il timore dei cittadini e delle amministrazioni locali è legato al pericolo di inquinamento e deturpamento ambientale delle coste con gravi pregiudizi per l'economia locale non solo turistica a fronte di un vantaggio economico molto esiguo non solo perché ritengono che i quantitativi di petrolio esistenti siano molto esigui ma anche perché i livelli occupazionali legati alle estrazioni sarebbero garantiti per i primi anni di avvio delle attività;

secondo gli organizzatori di queste manifestazioni le trivellazioni e le estrazioni rappresenterebbero un pericolo per un ecosistema marino molto fragile come quello del mar Ionio e Mediterraneo in generale che determinerebbe rischi non sufficientemente ripagati -:

quali iniziative i Ministri interrogati intendano porre in essere per venire incontro alle richieste degli amministratori e delle popolazioni locali. (4-19305)