ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19291

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: SANI LUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19291
presentata da
LUCA SANI
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

SANI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:


su Grosseto continua a incombere il grande pericolo di esondazione del fiume Ombrone verso la città stessa, fenomeno già verificatosi nel 1944 e nel 1966; una situazione di estrema criticità aggravata oggi anche dall'espansione demografica del capoluogo della Maremma verso il corso d'acqua;


si tratta di pericolo che continua a gravare sul capoluogo e che anche recentemente si è manifestato con le alluvioni del mese di novembre 2012 che hanno devastato la provincia di Grosseto, causando vittime tra la popolazione civile, l'evacuazione di migliaia di persone dalle proprie case, danni ingenti alle infrastrutture viarie, a numerosi centri abitati, aree artigianali e commerciali e produzioni agricole, ed al patrimonio storico artistico e culturale territoriale. In seguito a tale alluvione il Consiglio dei ministri ha recentemente riconosciuto lo stato di emergenza per la provincia di Grosseto;


l'Ombrone, con un corso molto articolato di 161 chilometri e con un bacino idrografico di 3494 chilometri quadrati, è il più grande fiume della Toscana meridionale ed ha la maggiore portata di sedimenti in sospensione dei fiumi toscani. Il regime pluviometrico del suo bacino è inoltre caratterizzato da una marcata stagionalità, per cui si alternano periodi con abbondanti precipitazioni caratterizzati da deflussi di piena con portate di alcune migliaia di metri cubi al secondo, a periodi estremamente siccitosi con portate di magra al di sotto dei cinque metri cubi al secondo;


questa elevata variabilità di regime tra due condizioni estreme è stata già causa in passato di devastanti alluvioni (come quelle già citate del 1944 e del 1966) ed ora viene anche amplificata da una non corretta gestione agro-forestale del comprensorio del bacino e dalla forte carenza o inadeguatezza di opere di presidio idraulico a difesa di infrastrutture, centri produttivi ed abitati;


in relazione a ciò, va inoltre evidenziato che l'Ombrone esonda naturalmente sui territori limitrofi al corso d'acqua nelle sezioni di monte rispetto alla parte terminale arginata e tale dinamismo è da salvaguardare cercando, dove possibile, di mitigare gli effetti delle erosioni localizzate con l'inserimento di fasce di vegetazione longitudinali senza costruire in tali aree nuovi corpi arginali;


alla luce di quanto sopra detto, sono quindi necessari interventi «strutturali» finalizzati ad abbassare la vulnerabilità idraulica degli insediamenti lungo il corso del fiume Ombrone, da abbinare ad una corretta pianificazione e gestione del territori;


in particolare, assume enorme rilievo la realizzazione di invasi per l'accumulo della risorsa idrica e per la laminazione delle piene, da effettuare negli affluenti principali (in particolare Orcia, Farma, Merse, Arbia) dove il trasporto solido è sotto controllo. Gli stessi invasi possono alimentare l'Ombrone nei periodi di secca oltre ad essere sfruttati per esigenze idropotabili;


appare evidente, anche da punto di vista economico, che interventi mirati di salvaguardia e manutenzione del corso d'acqua possano promuovere la prevenzione di alluvioni catastrofiche;


il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi è dal 2007 che ogni anno invia lettere al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti pro tempore, con la richiesta urgente per «la riclassificazione del fiume Ombrone e la messa in sicurezza della Città con opere a monte del fiume e all'altezza degli affluenti più grandi». Attualmente, l'Ombrone permane infatti nell'elenco dei fiumi di III categoria con grave limitazione per l'ottenimento di finanziamenti specifici ed appropriati alla natura e all'importanza del fiume;


il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha evidenziato la necessità di realizzare, lungo il corso del fiume, piccoli invasi che svolgano, oltre alla funzione di sicurezza, anche un azione di contrasto alla siccità che caratterizza il territorio, prevalentemente nei mesi estivi;


la messa in sicurezza del territorio contro il rischio idrogeografico ha rappresentato e rappresenta una priorità nazionale: lo stesso Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Corrado Clini ha dichiarato, in numerose occasioni tale necessità;


la messa in sicurezza del fiume Ombrone è già stata oggetto di un atto specifico di sindacato ispettivo presentato dall'interrogante, l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-05423, depositata il 28 settembre 2011 ed a cui non è ancora pervenuta risposta -:



se il Governo, anche alla luce delle recenti e gravi alluvioni che hanno colpito la provincia di Grosseto, non intenda assumere le iniziative urgenti e ormai improcrastinabili di competenza per la riclassificazione del fiume Ombrone in II categoria, in modo da consentire l'attivazione dei finanziamenti necessari per la messa in sicurezza del fiume al fine di eliminare il rischio delle esondazioni, con particolare riferimento alla città di Grosseto. (4-19291)