ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19111

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 735 del 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAZZERA PIERFELICE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 18/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19111
presentata da
PIERFELICE ZAZZERA
martedì 18 dicembre 2012, seduta n.735

ZAZZERA e DI PIETRO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

come ha affermato Giuseppe Lavra, vicepresidente dell'Ordine dei medici di Roma, nei prossimi 10 anni ci si troverà con 40mila medici in meno rispetto al fabbisogno reale del sistema sanitario nazionale;

secondo la denuncia di Lavra, il problema non viene seriamente preso in considerazione solo perché tale carenza verrà avvertita nei prossimi anni;

secondo gli ultimi dati del rapporto Migrantes 2012, 42mila giovani italiani studiano attualmente all'estero e 2mila hanno scelto di studiare medicina in Romania all'indomani dell'esclusione dai test di ingresso a numero chiuso in Italia;

durante lo svolgimento dei recenti test di ingresso per le facoltà di medicina si è verificato in diversi atenei un massiccio volantinaggio da parte delle società di tutoraggio CEPU e TutorUniversity, le quali hanno pubblicizzato i loro programmi di assistenza e preparazione per lo svolgimento dei test di ingresso nelle facoltà corrispondenti di diversi Paesi europei;

in particolare, sul volantino veniva segnalata la possibilità di «aggirare l'ostacolo dei test», frequentando un'università europea e rientrando al secondo anno in Italia;

tale possibilità, se realmente praticabile, costituisce, a giudizio dell'interrogante, una violazione del principio delle pari opportunità;

a prescindere da ciò, la possibilità di studiare all'estero è chiaramente preclusa per motivi economici alla maggior parte dei 67.000 esclusi al test di medicina del 2012:

l'emigrazione degli studenti esclusi rappresenta anche un danno per l'economia italiana poiché, solo in Romania, ogni studente spende in media 4mila euro di tasse ogni anno, che diventano 10 o 12mila con affitto, mantenimento e trasferimenti, i quali moltiplicati per i circa 2mila ragazzi che hanno scelto questa strada costituiscono circa venti milioni di euro ogni anno che le famiglie potrebbero spendere in Italia, invece che in Romania;

per questi motivi, il sistema dei test di ingresso italiano, oltre ad essere considerato dalla maggior parte della comunità scientifica inefficace ed inutile come metodo di selezione, diviene un ostacolo di carattere prevalentemente economico anziché di merito, oltre ad essere calibrato su parametri relativi esclusivamente alle risorse messe a disposizione e non alle esigenze reali del Paese;

da qualche anno, inoltre, sono stati accertati casi di titoli ritenuti falsi, come alla Grigore T. Popa di Iasi, e si sono verificati casi di sospensione di autorità accademiche, come il rettore della Spiru Haret di Bucarest;

la situazione descritta scoraggia gli studenti a ritornare in Italia, tanto che si profila una vera «fuga degli studenti» che si aggiungerebbe a quella attuale dei laureati;

è necessario potenziare le esperienze di studio all'estero in modo che possano essere un'opportunità per tutti gli studenti e non un escamotage per i più agiati finalizzato a superare le anomalie del sistema italiano nella selezione per le facoltà a numero chiuso -:

come e con quali direttive sta operando il Ministero nel riconoscimento dei titoli di studio rilasciati in Paesi al di fuori dell'Unione europea e nell'eventuale riconoscimento di credito formativo universitario maturati all'estero per l'accesso al secondo anno di studi di medicina in Italia;

come intenda il Ministro fermare la «fuga» dei nostri studenti e se non ritenga opportuno assumere iniziative per rivedere il sistema di accesso all'università, puntando ad un modello di selezione dopo il primo anno di studi. (4-19111)