BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
in occasioni dei mondiali di nuoto, tenutisi a Roma nell'estate 2009, fu costruito appositamente il polo natatorio di Valco San Paolo, in carico all'unità di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri;
doveva essere una struttura modernissima si legge il 6 dicembre 2012 sul messaggero.it a firma di Elena Panarella;
costruito lungo l'ansa del Tevere, a pochi passi da viale Marconi e dall'università Roma Tre;
oggi è completamente inutilizzato;
intorno alla grandissima struttura discariche abusive, insediamenti rom, campetti di calcio e una totale incuria. Un luogo spettrale e fatiscente con ancora impalcature e impianti che visto lo stato di degrado in cui si trovano andrebbero completamente risistemati. Fuori non c'è nessun cartello che segnala l'inizio e la fine dei lavori, né tantomeno chi li gestisce;
sono stati 16 i milioni di euro spesi;
due piscine coperte non ancora ultimate, una piscina all'aperto completamente abbandonata, una palestra inagibile e una sala per le conferenze da terminare. Le rassicurazioni sulla previsione dei tempi dei lavori di completamento dell'opera, ferma da quasi tre anni, sono state totalmente disattese;
dello scandalo si è occupato anche il programma satirico «Striscia la Notizia» in data 15 dicembre 2012 mostrando le immagini del polo abbandonato;
risulterebbe che il polo sia stato in funzione solamente un mese, il tempo appunto di svolgimento dei mondiali di nuoto;
quello che doveva essere l'edificio-paesaggio, con l'integrazione di spazi artificiali e naturali, oggi presenta sul suo tetto anziché l'erba e gli accorgimenti termici d'avanguardia, un desolante aspetto che lo rende più simile all'asfalto;
nel maggio 2012 il Governo ha fatto appello agli italiani affinché segnalassero gli sprechi;
questo è un esemplare spreco di strutture economicamente sfarzose ma praticamente inutilizzate -:
se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali misure intenda assumere per quanto di competenza affinché l'opera sia completata laddove in via di completamento o affidata a disoccupati, associazioni, cooperative che possano valorizzarne la portata formativa per i giovani del quartiere e rispettare i soldi impiegati per costruirla. (4-19092)