ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 733 del 12/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAZZERA PIERFELICE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 12/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 12/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19017
presentata da
PIERFELICE ZAZZERA
mercoledì 12 dicembre 2012, seduta n.733

ZAZZERA. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro della difesa, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

la direzione superiore studi e esperienze (DSSE), istituita a Roma nel 1923 al fine di sviluppare le discipline relative alle attività aeronautiche, venne collocata a Guidonia Montecelio nell'area dell'aeroporto che divento il primo Centro Sperimentale di Volo;

presso la DSSE lavorarono illustri ingegneri (professor Luigi Broglio, professor ingegnere Bernardino Lattanzi, ingegnere Dante Curcio, e altri) i quali contribuirono alla realizzazioni di strutture di tale valore storico per la scienza aeronautica, da indurre la NASA a chiedere il gemellaggio con Cape Canaveral nel 1988;

l'attività di ricerca della DSSE è stata intensa e virtuosa fino al 1943, quando gli eventi bellici ne decretarono la fine;

da tempo ormai, questo importante comprensorio di circa 18 ettari versa nel più totale degrado nonostante le autorità amministrative del Ministero per i beni e le attività culturali abbiano espresso parere favorevole affinché il complesso dell'aeroporto fosse tutelato ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 «Codice dei beni culturali e del paesaggio», articolo 10, comma 3), lettera d) e successive modifiche e integrazioni;

in effetti in merito allo stato del comprensorio dell'ex DSSE sono state adottate diverse iniziative che non hanno però portato all'adozione di concreti interventi volti alla tutela e alla valorizzazione del bene;

con delibera n. 58 del 29 giugno 2000 è stato istituito un gruppo di lavoro congiunto tra comune di Guidonia Montecelio e l'Aeronautica militare per la redazione di un piano volto al recupero e la valorizzazione del comprensorio. In tale occasione tuttavia vennero inspiegabilmente emarginate tutte le più importanti professionalità della scienza aeronautica con l'attribuzione di alcune deleghe ad un comitato di privati cittadini privi della necessaria competenza scientifica;

nonostante un intervento legale avverso tale provvedimento, la delibera n. 58 non è stata revocata ma soltanto rettificata con delibera n. 173 del 29 giugno 2000;

la facoltà di ingegneria dell'università «La Sapienza» di Roma prese l'impegno di contribuire a titolo gratuito alla realizzazione di un importante progetto coordinato e condiviso con i massimi esponenti scientifici e storici, che prevedeva un concorso nazionale finalizzato alla valorizzazione del bene, ma la situazione rimase ancora una volta sostanzialmente ferma, fino al giugno 2001, quando il Prof. Bernardino Lattanzi, autore del libro «Vita ignorata del Centro Studi ed Esperienze di Guidonia» decise di esporre al Ministero l'intera complessa questione, ottenendo finalmente favorevoli riscontri;

la soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Lazio propose di «utilizzare un concorso di idee di livello internazionale», la Soprintendenza Regionale ritenne opportuno emanare un provvedimento di tutela ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b) del Decreto legislativo n. 490, e la Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanea concordò sulla necessità del concorso ai sensi della legge 109 del 1994, articolo 17;

del tutto inaspettatamente, ma soprattutto senza un regolare concorso pubblico, l'Aeronautica militare, il comune di Guidonia e l'università «La Sapienza» sottoscrissero in data 21 ottobre 2002 un protocollo d'intesa prevedendo la realizzazione di un polo didattico e di ricerca di valenza internazionale nel settore aeronautico spaziale a carico del comune;

alla sottoscrizione di tale protocollo, peraltro nei fatti difficilmente realizzabile considerato l'esiguo bilancio comunale, non parteciparono né rappresentanti della comunità scientifica né tutti gli organi di competenza;

ad oggi il suddetto protocollo non ha raggiunto gli obiettivi di recupero e valorizzazione del complesso, che intanto rischia di ridursi in macerie;

il complesso non è neppure visitabile perché attualmente i ruderi sono circondati da nastro a strisce bianche e rosse per pericolo di crolli;

studiosi ed esperti scientifici per decenni si sono adoperati per salvaguardare l'ex DSSE, mettendo anche a disposizione della Soprintendenza le loro competenze per le rilevazioni tecniche finalizzate all'intervento d'ufficio della stessa Soprintendenza, come indicato dal MIBAC;

eppure tali rilevazioni non sono state mai effettuate per mancanza di assenso e autorizzazioni da parte degli enti affidatari del patrimonio e delle istituzioni;

nel frattempo è stata sciolta risciolta la SIA (Scuola di ingegneria aerospaziale) nonostante la sentenza del TAR del 30 settembre 2011. Alla SIA appartenevano molti degli ingegneri disponibili per la salvaguardia del patrimonio ex DSSE -:

alla luce dei fatti riportati in premessa, per quali ragioni non sia stato indetto il concorso internazionale di idee per la valorizzazione del complesso ex DSSE nel comune Guidonia Montecelio nonostante i pareri favorevoli del Ministero e per quali ragioni non sia stata verificata la fattibilità del progetto coordinato e condiviso con i massimi esponenti del settore;

se il protocollo d'intesa sottoscritto il 21 ottobre 2002 sia conforme alle valutazioni e ai pareri ministeriali citati in premessa, e quali rilevazioni tecnico-professionali siano state effettuate dagli organi firmatari per la messa in sicurezza dei ruderi;

considerato che il protocollo del 21 ottobre 2002 non ha comportato l'adozione di concreti atti di recupero e valorizzazione del patrimonio dell'ex DSSE, se intenda valutare i presupposti per porre fine all'intesa;

quali provvedimenti intendano assumere al fine di garantire la messa in sicurezza del patrimonio dell'ex DSSE, anche con la partecipazione degli ingegneri e dei professori che da anni si adoperano alla salvaguardia del bene;

quali provvedimenti di competenza intenda assumere al fine di osservare quanto disposto dalla sentenza del TAR del 30 settembre 2011.(4-19017)