ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19004

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 732 del 11/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19004
presentata da
ETTORE ROSATO
martedì 11 dicembre 2012, seduta n.732

ROSATO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

la sclerosi multipla (SM) è una patologia cronica grave che in Italia colpisce circa 60 mila persone e circa 1,3 milioni nel mondo come stimato dal Consiglio superiore della sanità nel parere espresso nella seduta del 25 febbraio 2011;

ad oggi il Consiglio superiore di sanità non ha manifestato, stando alla risposta che il Ministro interrogato ha dato alla precedente interrogazione parlamentare (n. 4-13821) il 1o agosto 2012, l'intenzione di rivedere quel parere sulla non correlazione tra sclerosi multipla e la insufficienza cerebro vascolare cronica (CCSVI), nonostante la Società internazionale per le malattie neurovascolari, l'anno scorso, abbia concluso il proprio convegno di Bologna riportando che «diversi gruppi di tutto il mondo hanno chiaramente dimostrato, con l'uso della venografia trans catetere, che rappresenta il gold standard, che la prevalenza della CCSVI nella SM supera il 90 per cento dei casi [...] e al contrario, la prevalenza di CCSVI nei soggetti sani è stata calcolata, in uno studio con angio-TAC, a meno dell'8 per cento dei casi»;


il parere del Consiglio superiore di sanità è stato rilasciato prima che venissero pubblicati i risultati di questi ed altri studi sul fenomeno e pare, quindi, anacronistico rispetto all'evoluzione scientifica che si sta profilando con le ultime indagini pubblicate in ambito scientifico internazionale;


il Consiglio superiore di sanità con un parere dell'8 giugno 2010 ha ritenuto che «ad oggi l'efficacia di qualsiasi procedura terapeutica vascolare non è sicuramente dimostrata ed è quindi da posporre all'acquisizione di dati scientifici che provino una sicura associazione tra CCSVI e SM» e con la circolare del 4 aprile 2011 si sono, di fatto, bloccati gli interventi di angioplastica sui malati di sclerosi multipla;


gli interventi di angioplastica presentano bassi rischi anche se effettuati su pazienti affetti da sclerosi multipla e questo diverso trattamento comporta che un malato di sclerosi multipla che riscontri una stenosi emodinamicamente significativa non possa essere curato al pari di un qualsiasi altro paziente che riscontri il medesimo ostacolo al deflusso sanguigno;


molti malati di sclerosi multipla, pur di ottenere il trattamento di angioplastica, si affidano a strutture private o straniere affrontando spese che possono essere anche dieci volte superiori a quelle del Servizio sanitario nazionale;


la Società italiana di angioplastica e patologia vascolare (SIAPAV) ha già indirizzato una lettera al Consiglio superiore di sanità nella quale si registra che molti pazienti rifiutano la randomizzazione e preferiscono rivolgersi in strutture non validamente qualificate per ottenere il trattamento altrimenti non usufruibile;


secondo la stessa SIAPAV «sarebbe opportuno ripristinare la posizione esplicitata nella nota del Ministro della sanità del 27 ottobre 2010 che consentiva, sotto la responsabilità del medico, di erogare le prestazioni per diagnosticare e correggere le anomalie» consentendo, quindi, il ricorso all'angioplastica anche all'interno delle strutture pubbliche -:


se, alla luce delle recenti evoluzioni scientifiche, il Ministro non valuti utile un nuovo pronunciamento del Consiglio superiore della sanità in merito alla correlazione tra la insufficienza cerebro vascolare cronica (CCSVI) e la sclerosi multipla (SM);


se il Ministro non ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza per ripristinare la possibilità per i malati di sclerosi multipla di effettuare interventi di angioplastica all'interno delle strutture pubbliche e nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. (4-19004)