BARBATO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
ignoti, notte tempo, si sono introdotti nella chiesa del Rosario ad Ottaviano (Napoli);
il furto è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì;
i ladri, probabilmente due, sono entrati dalla porta d'ingresso. Hanno scavalcato il cancello e si sono introdotti da una delle tre porte che introducono nel simulacro religioso;
una volta introdotti nella chiesa hanno prima rovistato negli archivi della sagrestia, tirato fuori documenti, probabilmente alla ricerca dei soldi della questua, raccolti durante la messa avvenuta qualche ora prima;
delusi dallo scarso bottino hanno deciso di derubare «i santi», portando via: un rosario centenario, un cuore d'oro e cimeli vari che erano da corredo alle statue posizionate nelle cappelle lungo le navate posteriori. Un furto di oltre ventimila euro, almeno secondo la prima stima, ma il valore di fatto dei suppellettili d'oro non è quantificabile perché rappresentavano, assieme al patrimonio custodito nella chiesa un vero e proprio tesoro artistico e culturale;
la notizia è data da metropolisweb in data 7 dicembre 2012 nell'articolo a firma di Giovanna Salvati;
il gesto ha sollevato commozione ed indignazione in città;
polemiche sul sistema di video sorveglianza al momento del fatto non funzionante perché disattive;
la chiesa risale al 1576 e dispone di un annesso convento;
conserva tele di Boscoli, Ferraù, Tenzone della scuola di Sebastiano del Piombo e di Angelo Mozzillo ma anche statue marmoree di grosso valore -:
quali misure intende assumere il Ministro interrogato in merito ai fatti esposti e se non intenda predisporre per le chiese e i conventi più antichi della Campania adeguati controlli onde scoraggiare azioni come quella descritta in premessa onde preservare la memoria storica e rispettare i luoghi di culto cari alla cittadinanza del luogo.(4-18989)