RAZZI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
l'attuale normativa dà la possibilità, tramite la conferenza dei servizi e la conseguente autorizzazione unica, di snellire le procedure in materia di energie rinnovabili;
questi processi per arrivare alla autorizzazione unica durano mediamente dai 4 ai 5 anni;
le ultime normative in materia di energie rinnovabili, con particolare riferimento all'energia eolica e a quella fotovoltaica, hanno cambiato profondamente gli equilibri economici di progetti i cui procedimenti autorizzatori sono stati avviati prima del 2011;
questi progetti rischiano di non essere più economici;
tuttavia è interesse delle imprese continuare a portare avanti progetti per fini speculativi;
il rischio di scarsa funzionalità così come programmati è aumentato enormemente;
secondo alcune fonti e dichiarazioni di esponenti politici e istituzionali di primo piano della vita politica istituzionale italiana il 50 per cento delle pale eoliche è fermo o non produce né energia né ricchezza programmata;
il danno al Paese è enorme sia da un punto di vista estetico sia paesaggistico;
i comuni su cui incidono le pale eoliche vedono deturpato il proprio territorio;
vengono compromesse varie attività, turistiche, economiche e produttive;
in tale maniera vi è un ulteriore spopolamento di alcune zone soprattutto montane;
i comuni in questo senso anche a causa della debolezza finanziaria dovuta a carenze di strutture adeguate, economiche, organizzative, finanziarie e uffici tecnici si trovano esposti in maniera precaria rispetto alla forza di aziende il cui unico obiettivo è quello della speculazione individuale;
l'azione di talune regioni nel rilascio delle autorizzazioni uniche non appare orientata ad una tutela anche dei livelli di enti locali sottostanti;
in tal modo tali regioni non appaiono tutelare il territorio e non sembrano tenere in debita considerazione il nuovo quadro normativo ed economico;
in Toscana sarebbero state ritirate le deleghe all'assessore regionale;
il segretario di un comune su cui incidono le pale eoliche si sarebbe dimessa per contrarietà agli interventi -:
se il Governo non intenda sensibilizzare ulteriormente su questo specifico argomento le forze dell'ordine per una sempre maggiore tutela dell'interesse dello Stato per quanto di competenza delle forze dell'ordine stesse;
se il Governo non intenda promuovere un monitoraggio sulle situazioni descritte anche al fine di impedire speculazioni con conseguente sfregio del territorio;
se il Governo non intenda anche intervenire per riconsiderare le modalità di presentazione di tali impianti, per evitare che quanto indicato in premessa possa perpetuarsi.(4-18983)