ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18983

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 732 del 11/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAZZI ANTONIO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, INTESA POPOLARE)
Data firma: 10/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18983
presentata da
ANTONIO RAZZI
martedì 11 dicembre 2012, seduta n.732

RAZZI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:


l'attuale normativa dà la possibilità, tramite la conferenza dei servizi e la conseguente autorizzazione unica, di snellire le procedure in materia di energie rinnovabili;


questi processi per arrivare alla autorizzazione unica durano mediamente dai 4 ai 5 anni;


le ultime normative in materia di energie rinnovabili, con particolare riferimento all'energia eolica e a quella fotovoltaica, hanno cambiato profondamente gli equilibri economici di progetti i cui procedimenti autorizzatori sono stati avviati prima del 2011;


questi progetti rischiano di non essere più economici;


tuttavia è interesse delle imprese continuare a portare avanti progetti per fini speculativi;


il rischio di scarsa funzionalità così come programmati è aumentato enormemente;


secondo alcune fonti e dichiarazioni di esponenti politici e istituzionali di primo piano della vita politica istituzionale italiana il 50 per cento delle pale eoliche è fermo o non produce né energia né ricchezza programmata;


il danno al Paese è enorme sia da un punto di vista estetico sia paesaggistico;


i comuni su cui incidono le pale eoliche vedono deturpato il proprio territorio;


vengono compromesse varie attività, turistiche, economiche e produttive;


in tale maniera vi è un ulteriore spopolamento di alcune zone soprattutto montane;


i comuni in questo senso anche a causa della debolezza finanziaria dovuta a carenze di strutture adeguate, economiche, organizzative, finanziarie e uffici tecnici si trovano esposti in maniera precaria rispetto alla forza di aziende il cui unico obiettivo è quello della speculazione individuale;


l'azione di talune regioni nel rilascio delle autorizzazioni uniche non appare orientata ad una tutela anche dei livelli di enti locali sottostanti;


in tal modo tali regioni non appaiono tutelare il territorio e non sembrano tenere in debita considerazione il nuovo quadro normativo ed economico;


in Toscana sarebbero state ritirate le deleghe all'assessore regionale;


il segretario di un comune su cui incidono le pale eoliche si sarebbe dimessa per contrarietà agli interventi -:


se il Governo non intenda sensibilizzare ulteriormente su questo specifico argomento le forze dell'ordine per una sempre maggiore tutela dell'interesse dello Stato per quanto di competenza delle forze dell'ordine stesse;


se il Governo non intenda promuovere un monitoraggio sulle situazioni descritte anche al fine di impedire speculazioni con conseguente sfregio del territorio;


se il Governo non intenda anche intervenire per riconsiderare le modalità di presentazione di tali impianti, per evitare che quanto indicato in premessa possa perpetuarsi.(4-18983)