LARATTA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
per come da tempo denunciano i sindacati di categoria, i lavoratori Lsu-Lpu, si sentono trattati quasi come schiavi, sottopagati, da mesi senza stipendi e senza alcuna certezza per il loro futuro;
è sconcertante quanto sta accadendo ai lavoratori Lsu-Lpu in Calabria. I precari, infatti, vivono una condizione di estrema difficoltà e senza alcuna certezza per il loro futuro. Nel corso delle assemblee organizzate dai lavoratori negli ultimi mesi, è emersa l'indignazione dei precari, stanchi di essere sfruttati e perfino non retribuiti. Sono stati inutili gli appelli alla giunta regionale della Calabria affinché intervenga per l'opportuna e urgente soluzione dei problemi denunciati dai suddetti lavoratori;
i precari Lsu-Lpu della Calabria, che da tantissimi anni prestano servizio presso enti pubblici, oltre a essere sottopagati, non ricevono i contributi dai comuni e dalla regione, quasi fossero dei veri e propri lavoratori in nero;
i lavoratori rivendicano oltre che il pagamento degli arretrati, anche un piano di stabilizzazione, al fine di porre fine a questa lunga condizione di incivile precariato;
occorre ricordare che senza l'apporto degli Lsu/Lpu, viene messa in ginocchio la normale gestione dei servizi essenziali in molti enti locali. Già alcuni comuni stanno dichiarando l'impossibilità di garantire i servizi essenziali;
in questi anni tutti gli appelli e le proteste dei precari non hanno prodotto nulla di concreto -:
se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere, anche sul piano normativo. (4-18973)