ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18968

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 731 del 07/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/12/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18968
presentata da
FRANCESCO BARBATO
venerdì 7 dicembre 2012, seduta n.731

BARBATO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

da un'agenzia dei giorni scorsi dell'AgenParl si apprende di cibi al «sapore di ammoniaca» serviti in alcuni ospedali romani. Le denunce dei pazienti sono più di una: «In tre giorni di ricovero - hanno riferito - sono arrivati cibi che emanavano odore di ammoniaca. Addirittura le zucchine oltre ad avere un coloraccio sapevano di detersivo. Non è possibile servire ai degenti cibo di questo tipo. Capiamo l'esigenza delle amministrazioni di ridurre i budget, ma non possiamo essere sempre noi malati a pagarne le conseguenze», lamenta uno dei pazienti ascoltati dall'agenzia di stampa;

non si tratta purtroppo di un caso isolato visto che, anche sul quotidiano La Repubblica, recentemente, al centro della cronaca finiscono i pasti serviti dall'ospedale San Camillo: «Non ne posso più di mangiare così male. Ieri sera ci hanno servito del palombo al forno: la stanza si è riempita di una puzza tremenda di ammoniaca. Nessuno di noi l'ha toccato - racconta un altro testimone, indicando i compagni di stanza - e poi da dieci giorni il catering ha sostituito le scodelle in ceramica con i piatti di plastica, e da allora ogni giorno mancano o i bicchieri o le posate. Anche il sale merce rara qui dentro», si legge nella denuncia di un paziente al quotidiano -:

se il ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premesso;

se non ritenga opportuno un intervento del Nucleo antisofisticazioni e sanità dell'Arma dei carabinieri onde verificare le eventuali irregolarità all'interno delle mense ospedaliere romane. (4-18968)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-18968
presentata da
BARBATO Francesco

  Risposta. — In merito alla problematica segnalata nell'interrogazione in esame, si rammenta che il cibo e gli alimenti somministrati in ospedale, come qualsiasi altro tipo di alimento preparato, confezionato, commercializzato e somministrato, devono sottostare alle norme igienico-sanitarie previste dai regolamenti CE n. 178 del 2002 e n. 852 del 2004.
  Si assicura che il Ministero della salute ha tempestivamente interessato le autorità sanitarie della regione Lazio ed il comando dei carabinieri per la tutela della salute sulla problematica in questione, e si è a tutt'oggi in attesa di acquisire eventuali elementi di valutazione.
  A ciò aggiungasi che oltre all'importanza del rispetto delle vigenti norme igienico-sanitarie, assume particolare rilievo l'espletamento di attività di controllo sul territorio, mirata a far applicare agli operatori socio-assistenziali (OSA) i principi fondamentali delle stesse norme sull'igiene degli alimenti, garantita dalle istituzioni locali.
Il Sottosegretario di Stato per la saluteAdelfio Elio Cardinale.