ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18954

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 730 del 06/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 06/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 06/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18954
presentata da
PIPPO GIANNI
giovedì 6 dicembre 2012, seduta n.730

GIANNI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

con il decreto legislativo n. 20 del 1998 e successive modificazioni, all'Istituto italiano del dramma Antico (INDA) si è data la veste di fondazione con le caratteristiche delle società ONLUS;

all'articolo 3 del sopracitato decreto legislativo n. 20 del 1998, si assegna alla Fondazione il compito «di coordinare a livello nazionale, anche mediante accordi con le regioni e gli enti locali, le attività teatrali presso i teatri greco-romani, promuovendo la rappresentazione del teatro classico greco e latino, nonché altre attività culturali ed artistiche ad esso relative, con particolare riguardo alla definizione di attività teatrali ed in particolare della scuola di teatro di Siracusa, ove conserva sedi operativa ed amministrativa, e nei teatri antichi della Sicilia», nonché «promuovere, anche in coordinamento con le università, lo studio dei testi teatrali della classicità greca e latina»;

la strategia ritenuta utile a realizzare tale obbiettivo previe la sede legale e di rappresentanza della Fondazione a Roma ed il Governo nazionale di fatto diviene il perno su cui ruota l'attività gestionale, artistica e non, tramite il Ministro per i beni e le attività culturali, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro dell'economia e delle finanze, la conferenza unificato - di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 26 agosto 1997, n. 281;

in atto cinque componenti su otto che compongono, il consiglio di amministrazione sono nominati dal Ministro per i beni e le attività culturali, a cui compete la nomina del consigliere delegato e del sovrintendente, oltre il compito di emanare il decreto di nomina dell'intero del consiglio di amministrazione;

il collegio dei revisori dei conti composto da tre membri effettivi e da due membri supplenti viene nominato dal Ministro per i beni e le attività culturali su designazione del Ministro dell'economia e delle finanze;

la composizione stessa del consiglio di amministrazione sposta il baricentro della Fondazione a Roma creando una discrasia tra la Fondazione INDA e la città di Siracusa che solo formalmente viene rappresentata in seno al consiglio di amministrazione dal suo sindaco pro-tempore in qualità di presidente del medesimo organo ma privo di sostanziale potere;

per quanto precede la composizione del consiglio di amministrazione risulta essere la seguente: tre componenti a vario titolo li segnala il Ministro dei beni e delle attività culturali, un componente ciascuno viene segnalato rispettivamente dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dalla Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1977, dalla regione siciliana, dalla provincia regionale di Siracusa, dal comune di Siracusa nella persona del sindaco pro-tempore;

al di là dell'elenco delle attività promosse e realizzate dalla Fondazione pubblicizzato dall'attuale management, con assoluta onesta intellettuale si può tranquillamente affermare che la giusta intuizione della new mission assegnata alla Fondazione dal già citato articolo 3 del decreto legislativo n. 20 del 1998 non è stata oggettivamente riassunta e la Fondazione non si è effettivamente emancipata dal suo vivere ai margini degli interessi culturali, vivi e presenti nel mondo, nei confronti del teatro classico greco-latino; nel frattempo sono trascorsi 14 anni ed il mondo è diventato un villaggio che si raggiunge con un clic da una qualsivoglia tastiera di un computer abilitato;

se giusta e condivisibile appare l'intuizione di «internazionalizzare» la Fondazione, aprendola al mondo, non adeguati all'obbiettivo sono risultati essere l'impostazione scientifica ed il modello tecnico/organizzativo, che fa perno essenzialmente sulla figura del consigliere delegato e del sovrintendente, referenti di quello che all'interrogante appare un pletorico consiglio di amministrazione;

il risultato di tale impostazione è l'apparente formale rispetto delle norme di legge e dello statuto in materia di gestione complessiva della Fondazione a fronte di una organizzazione piramidale, chiusa ermeticamente in se stessa, incapace di aprirsi, che dà risultati disastrosi dal punto di vista della concreta gestione finanziaria ed insufficienti dal punto di vista artistico;

il risultato finale è che la Fondazione appare ingessata e priva di vitalità; da essa provengono rumors certamente non positivi circa gestione degli artisti, del personale e degli appalti;

appare discutibile all'interrogante in particolare modo la figura del sovrintendente uscente signor Fernando balestra, la cui gestione è stata oggetto di critiche di varia natura e che ha già completata due mandati, il secondo dei quali gli è stato conferito a giudizio dell'interrogante in violazione dell'articolo 15, comma 1, dello statuto;

il comma 2 dell'articolo 2 dell'articolo 2 dello statuto testualmente recita: «La Fondazione non ha scopo di lucro e in ogni sua attività, principale od accessoria, persegue le proprie finalità secondo criteri di imprenditorialità e nel rispetto delle condizioni di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario della gestione e dei vincoli di bilancio.» Questo elementare principio di «equilibrio» non sembra essere stato garantito; basta, infatti, mettere a confronto semplicemente alcuni dati rilevati dal conto economico denunciato dalla Fondazione negli anni decorrenti dal 2006 al 2010. La Fondazione denuncia per il 2006 alla voce ricavi vendite e prestazioni euro 2.176.169 e alla voce contributi in conto esercizio 2.178.510 euro; per il 2007 alla voce ricavi vendite e prestazioni euro 2.176.582 e alla voce contributi in conto esercizio 3.153.106 euro; per il 2008 alla voce ricavi vendite e prestazioni euro 2.190.635 alla voce contributi in conto esercizio 3.238.368 euro e alla voce sponsor 282.000 euro; per il 2009 alla voce ricavi vendite e prestazioni euro 2.721.208 alla voce contributi in conto esercizio 3.693.435, alla voce sponsor 24.000 euro; per il 2010 alla voce ricavi vendite e prestazioni euro 3.088.810 contributi in conto esercizio 2.080.000, sponsor 16.500, proventi socio sostenitore 120.000, e alla voce proventi diversi 2.133.667. Le voci contributi in conto esercizio, sponsor, proventi socio sostenitore, proventi diversi rispetto alla voce ricavi vendite e prestazioni denunciano un saldo attivo, in maniera che all'interrogante appare anomala rispetto ad una sana e coerente gestione;

ad ulteriore conferma di quanto appena sopra affermato si rimanda alla pagina 37, penultimo capoverso, della relazione della Corte dei conti al Parlamento sulla gestione finanziaria degli enti sottoposti a controllo in applicazione della legge 21 marzo 1958, n. 259, Istituto nazionale del dramma antico (INDA) Esercizi 2009 e 2010, ivi testualmente si legge: «Si deve evidenziare che la voce "contributi in conto esercizio" presente nel conto economico 2010, a differenza quanto rappresentato nel documento del 2009, non è comprensiva dell'importo relativo al finanziamento PORFESR, inserito, invece, nella voce "proventi diversi". Detta circostanza rende scarsamente significativo il raffronto tra le voci nei due esercizi» ed ancora di seguito «Il grafico che segue rende evidente la perdurante dipendenza della Fondazione dai contributi pubblici e privati, i quali rappresentano circa il 59 per cento del valore della produzione, rispetto al ricavato delle vendite e prestazioni che, invece, ne costituisce il 41 per cento, circostanza rappresentativa della modesta capacità di autofinanziamento»;

di seguito si trascrive la esatta quantità e la provenienza dei contributi:

1. Ministero per i beni e le attività culturali per il 2010 euro 900.000, per l'anno 2009 euro 1.100.000, per l'anno 2008 euro 1.200.000;

2. regione siciliana assessorato beni culturali per il 2010 euro 1.000.000, per l'anno 2009 euro 1.000.000, per l'anno 2008 euro 1.000.000;

3.regione siciliana assessorato turismo POFESR per il 2010 euro 1.877.000, per l'anno 2009 euro 1.075.000, per l'anno 2008 euro 493.000;

4. comune di Siracusa, per il 2010 euro 130.000, per l'anno 2009 euro 130.000, per l'anno 2008 euro 130.000;

5. provincia regionale di Siracusa per il 2010 euro 50.000, per l'anno 2009 euro 50.000, per l'anno 2008 euro 50.000;

6. comune di Palazzolo Akreide, per l'anno 2009 euro 50.000, per l'anno 2008 euro 50.000;

7. comune di Melilli per l'anno 2008 euro 100.000;

8. altri contributi per il 2010 euro 417.790, per l'anno 2009 euro 168.435, per l'anno 2008 euro 215.638;

9. contributo socio sostenitore per il 2010 euro 120.000, per l'anno 2009 euro 120.000;

ad ulteriore conferma della cattiva gestione economica-finanziaria della Fondazione dai conti economici dell'INDA si ricavano i seguenti dati:

a) ricavi gestione caratteristica per l'anno 2010 euro 3.088.810, per l'anno 2009 euro 2.721.208, per l'anno 2008 euro 2.190.635;

b) costi di produzione complessivi per l'anno 2010 euro 7.265.735, per l'anno 2009 euro 6.392.601, per l'anno 2008 euro 5.821.448;

c) disavanzo per l'anno 2010 euro 4.176.925, per l'anno 2009 euro 3.671.293, per l'anno 2008 euro 3.603.813;

d) ripianamento tramite i contributi pubblici e privati per l'anno 2010 euro 4.494.696, per l'anno 2009 euro 3.972.864, per l'anno 2008 euro 3.726.388;

conseguenzialmente, l'INDA ha dichiarato un utile, secondo l'interrogante solo apparente, per l'anno 2010 di euro 317.865, per l'anno 2009 di euro 301.510, per l'anno 2008 di euro 95.670;

un altro dato da esaminare, che assume particolare rilevanza al fine di determinare lo stato di salute della Fondazione, è quello relativo al costo del personale da confrontare percentualmente al valore della produzione. Il totale valore della produzione per l'anno 2010 è pari a euro 7.583.600, per l'anno 2009 a euro 6.694.111, per l'anno 2008 a euro 5.917.118; il totale del costo personale produzione per l'anno 2010 è pari a euro 2.367.010, per l'anno 2009 a euro 2.001.854, per l'anno 2008 a euro 1.841.045; la percentuale del costo personale rispetto ai costi di produzione incide rispettivamente per l'anno 2010 per il 31 per cento, per l'anno 2009 per il 29,9 per cento, per l'anno 2008 per il 31,11 per cento;

appare ovvio che stante questa la realtà, qualsiasi altra impresa sarebbe da considerare a forte rischio, come nei fatti a giudizio dell'interrogante anche la Fondazione deve ritenersi «a rischio»;

la Fondazione si regge essenzialmente su contributi pubblici, ed in minima parte su contributi privati, il costo del personale supera il 30 per cento del valore della produzione, ciò come è noto secondo l'interrogante evidenzia, insieme ad altri dati che non sono stati evidenziati per comodità di indagine, lo stato pre-comatoso di una qualsivoglia impresa commerciale;

la Fondazione come ha più volte rilevato la Corte dei conti «non si avvale delle convenzioni stipulate dalla CONSIP spa cui potrebbe aver accesso in ragione della particolare natura giuridica che riveste all'interno dell'ordinamento nazionale»; «la disciplina presa a riferimento dalla Fondazione è quella contenuta nell'articolo 19 del Regolamento di amministrazione e contabilità, deliberato con atto n. 94 del 9 ottobre 2006»;

ciò alimenta a giudizio dell'interrogante dubbi ed incertezze circa la corretta gestione degli appalti, sia sotto il profilo dell'economicità sia in merito alla procedura dell'aggiudicazione degli appalti medesimi;

la Fondazione ha diffuso i seguenti dati relativi al totale degli spettatori paganti, nella stagione appena conclusasi, che denunciano, ad avviso dell'interrogante, delle palesi incongruenze:

spettatori paganti (denunciati) n. 157.000;

incasso totale euro 3.000.000 circa;

il costo del singolo biglietto nelle varie fasce di posti risulta essere il seguente:

posto non numerato euro 32,00;

posto numerato I fascia euro 60,00 + euro 4,00;

posto numerato II fascia euro 42,00 + euro 4,00;

ne deriva che il costo medio per biglietto ammonta a circa euro 35,00;

diminuendo gli spettatori paganti da 157.000 a 145.000, nell'ipotesi che siano stati distribuiti, nel corso dell'intera stagione, n. 12.000 biglietti omaggio, l'incasso per la gestione 2012 si dovrebbe attestare ad euro 5.075.000 (145.000 x euro 35,00), ben più consistente dei circa euro 3.000.000 denunciati dalla Fondazione come incasso totale per la stagione 2012;

nonostante tutto quanto denunciato il consiglio di amministrazione in carica, a risicata maggioranza, ha ritenuto di proporre una terna di nomi, includendo non si sa per quali meriti, nuovamente il signor Fernando Balestra -:

se non ritenga opportuno avviare con la massima urgenza una verifica ministeriale al fine di appurare quanto affermato nelle premesse;

se non ritenga, nelle more, nell'ambito delle proprie competenze, procedere alla nomina di un nuovo sovrintendente;

se non ritenga necessario procedere, qualora i fatti e le circostanze risultino vere, al commissariamento della Fondazione INDA. (4-18954)