ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18909

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 729 del 05/12/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/04127
Firmatari
Primo firmatario: BOBBA LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2012
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18909
presentata da
LUIGI BOBBA
mercoledì 5 dicembre 2012, seduta n.729

BOBBA, LENZI e MIOTTO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


l'articolo 117 del Titolo V della Costituzione stabilisce: «La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: (...) m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;»;


il Titolo V della Costituzione e, in particolare, lo stesso articolo 117 rappresentano la chiave di volta della riforma costituzionale 2001, recependo, proprio nel citato articolo, il principio, caratteristico dei sistemi federali, per cui vengono elencate espressamente le materie spettanti allo Stato e riservando le altre alle regioni;


in una pubblicazione del Forum del terzo settore Lombardia si legge: «Nel quadro del contesto nazionale, a fronte di un'esperienza consolidata dei LEA, sia pure con il tentativo attuale di ricomprenderli nei "costi standard", non è stato finora emanato un atto che definisca i livelli essenziali di Assistenza Sociale. Per questa ragione alcune Regioni, attesa la propria competenza residuale/esclusiva in materia socioassistenziale, hanno definito, in via provvisoria e in attesa della definizione dei LIVEAS nazionali, un proprio quadro di LIVEAS regionali, per garantire i diritti sociali ai propri cittadini, quale garanzia di risposta ai bisogni, tutelati e riconosciuti come appartenenti all'area dei livelli essenziali.» (http://www.forumterzosettore.it/PDF/Fascicolo lombardia.pdf);


la pubblicazione citata del Forum rappresenta in modo puntuale la realtà italiana, nella quale si assiste ad un «principio di cedevolezza» a contrario, generando di fatto «un federalismo senza principi» (http://www.reforme.it/federalismo/contributo-Chiara-Saraceno.pdf), in grado di attuare una sostanziale differenza nella vita quotidiana degli individui e delle famiglie e di creare dei veri e propri sistemi di cittadinanza locale in termini di pacchetti di risorse resi disponibili, ma anche di modalità di riconoscimento e di appartenenza;


in un articolo di Franco Bomprezzi si legge: «Il federalismo deve avere il correttivo di uno sguardo d'insieme sui diritti essenziali. Servizi domiciliari, ausili, prestazioni di riabilitazione, trasporti, inclusione scolastica, lavoro, sono solo alcuni dei temi attorno ai quali le differenze di trattamento, a parità di condizione di cittadinanza, sono talmente evidenti da non dover neppure essere ricordate. E invece l'unico riferimento politico sembra essere quello dell'efficienza e della capacità di spendere meno e meglio i soldi pubblici.» (http://blog.vita.it/francamente/);


diversi sono stati i tentativi di sensibilizzare le istituzioni, nel corso degli anni, da parte delle associazioni di riferimento, in particolare si vuole ricordare la recente lettera scritta dalla Lega per i diritti delle persone con disabilità, Ledha, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo scorso 26 novembre, e la petizione promossa dall'ANFFAS per la mancata attuazione della legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, n. 328 del 2000, che all'articolo 24 prevede «la revisione dei sistemi di accertamento di invalidità civile e stato di handicap e delle provvidenze economiche collegate, con il fine di meglio orientare l'obiettivo di tali misure verso il contrasto alla povertà e la promozione di incentivi alla rimozione delle limitazioni e valorizzazione delle capacità ed autonomie delle persone con disabilità, nonché lo snellimento delle procedure connesse (http://www.anffas.net/Page.asp/id=264/N201=6/N101=855/N2L001=Politiche%20Sociali);


a parere degli interroganti, i diritti dei cittadini, specie dei più fragili, dovrebbero avere preminenza rispetto all'attuazione del sistema federale e questo perché lo stesso non potrà essere funzionale al benessere della collettività, né potrà ottemperare i principi costituzionali, se prima non vengono garanti e determinati diritti preordinati, fondamentali e inderogabili -:


se non si ritenga opportuno ed urgente definire i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali. (4-18909)