ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18899

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 729 del 05/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 05/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18899
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
mercoledì 5 dicembre 2012, seduta n.729

DI PIETRO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

nel 1995 il signor Dante Di Dario entrò a pieno titolo nel ramo avicolo con l'acquisto del complesso industriale di Bojano, in provincia di Campobasso e successivamente del marchio Arena la quale divenne così una grossa holding nel settore alimentare avicolo, contendendosi il primato con altri grandi marchi; in seguito ha avuto modo di espandersi fino ad avere 7 stabilimenti produttivi sul territorio nazionale e ad acquistare ulteriori marchi, operazioni che avevano consentito di far moltiplicare il fatturato in maniera considerevole;

nel 2003, questa società lanciò una offerta pubblica di acquisto procedendo alla quotazione in borsa. Nel frattempo, non tutto deve aver proceduto per il verso giusto poiché il titolo azionario dal giorno delle quotazioni ha perso oltre il 98 per cento;

nel settore avicolo l'unico stabilimento rimasto aperto si trova a Bojano, in provincia di Campobasso, mentre tutti gli altri siti produttivi sono stati chiusi. A Bojano però chi produce non è direttamente Arena ma Solagrital, di proprietà della regione Molise, mentre Arena si limita soltanto alla commercializzazione dei polli;

risulta all'interrogante che il signor Di Dario abbia consegnato la parte più rischiosa del suo patrimonio industriale, quello della filiera avicola, alla regione Molise, sulla quale sono stati scaricati quindi tutti i problemi legati alla crisi del settore e della produzione avicola ma anche a operazioni finanziarie dubbie con società con sedi in Lussemburgo, obbligazioni emesse a livello europeo con cifre che si aggirerebbero intorno ai 130 milioni di euro in obbligazioni bruciati e mai restituiti, obbligazioni convertite in azioni. A rimetterci non sarebbe stata solo la regione Molise e quindi tutti i molisani, ma anche gli obbligazionisti sparsi in Europa e sembrerebbe anche la banca americana JP Morgan;

il signor Di Dario giustifica la fase di crisi addossando la colpa a Solagrital, sostenendo di acquistare i polli al di sopra del prezzo di mercato costringendo quindi Arena a commercializzarli sottocosto per reggere la concorrenza, mentre Solagrital accusa Arena di non ricevere il pagamento dei polli e che molte volte i crediti sono stati pagati convertendoli in azioni, che poi Solagrital liquida sul mercato diluendo quasi a zero il prezzo delle azioni;

sia Arena che Solagrital entrano quindi in crisi e a questo punto Solagrital decide di liberarsi gradualmente di Arena, fino ad arrivare a non venderle più i suoi polli, girandoli ad un altro marchio, l'Aia;

oggi Arena è quindi una società quotata in borsa, non vende più nulla, è piena di debiti e le quotazioni perdono la media del 98 per cento con un valore intorno agli 0,0022 euro. Insomma, si è di fronte a un vero e proprio fallimento;

anche Solagrital si trova in pessime condizioni e la regione Molise è costretta a concedere un finanziamento dietro l'altro per tenerla in vita e per pagare gli stipendi ai circa 700 lavoratori, dimostrando di puntare più sugli sperperi e l'assistenzialismo che su politiche industriali che diano profitto;

ad oggi i lavoratori, i trasportatori e gli allevatori non percepiscono più gli stipendi dal mese di giugno. Una delle ultime delibere di giunta, prevedeva lo stanziamento di 5 milioni di euro, tramite FinMolise, da parte della regione per la ricapitalizzazione di GAM, società partecipata dalla regione Molise che ha recentemente proceduto all'affitto del ramo di azienda Solagrital, ma di questi soldi ancora non se ne ha contezza;

nel frattempo Sorgenia, società fornitrice di energia, ha avviato un procedimento giudiziario nei confronti di Solagrital, verso la quale vanta un credito di 2 milioni di euro e quindi, finché non si risolverà questo contenzioso, il pagamento degli stipendi arretrati è stato bloccato;

il 7 novembre 2012, il giudice delegato alla procedura di concordato preventivo ha dato atto dell'avvenuta approvazione da parte dei creditori del concordato proposto il 21 giugno 2012. Tra i creditori di Arena che hanno votato a favore c'è anche la regione Molise per il tramite della Gam e la Solagrital per la quale la proposta di concordato prevede «il pagamento del proprio credito in denaro, come rinveniente dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale da parte del mercato o in conversione totale o parziale in capitale sociale di ARENA, sottoposta a lock-up di almeno quattro mesi, nella misura del 40 per cento del proprio credito». Il credito di Solagrital e Gam ammonta a 30,821 milioni di euro. La proposta di concordato, ritenuta soddisfacente dalle due società, prevede il riconoscimento di circa 12 milioni di euro e quindi con una perdita di 18 milioni, che potranno essere pagati, entro 12 mesi dall'omologa sia in denaro ma anche in azioni della medesima Arena, dopo un aumento di capitale sempre previsto dalla proposta concordataria. Il giudice ha disposto l'udienza di approvazione del concordato per il 10 gennaio 2013;

sebbene rincuori l'interrogante, la notizia, dei giorni scorsi, del pagamento di una parte delle spettanze dovute ai lavoratori, non si deve perdere di vista quello che è il vero obiettivo: la sopravvivenza dello stabilimento di Bojano e la salvaguardia dei posti di lavoro. Non è possibile lasciare la gestione di una problematica così importante, quale quella della filiera avicola molisana, nelle mani di una classe dirigente regionale che ha dato ampia testimonianza della propria inadeguatezza e incapacità. L'unica strada percorribile resta, quindi, quella dell'individuazione di imprenditori seri che, dotati di un piano industriale fattibile, riescano ad assicurare il futuro dell'azienda e a garantire le centinaia di posti di lavoro -:

se il Ministro sia a conoscenza di quanto descritto sopra e se intenda ove richiesto, aprire un tavolo istituzionale presso il Ministero affinché, con la partecipazione di tutte le parti sociali, sia individuata al più presto una soluzione al problema Solagrital, sostenuta da un piano industriale credibile con imprenditori che diano serie garanzie finanziarie con l'obiettivo di mantenere in Molise la produzione e gli attuali livelli occupazionali di tutta la filiera avicola. (4-18899)