ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
una forte tromba d'aria (250 chilometri orari) si è abbattuta il 28 novembre su Taranto, facendo crollare un capannone e un faro interno alla cokeria dello stabilimento dell'Ilva causando il ferimento di 38 persone, tra cui nove bambini, mentre un operaio risulta disperso;
la fabbrica ha subito gravi danni strutturali ancora da quantificare poiché sono crollati un capannone all'imbarco prodotti, una torre faro e un camino delle batterie uno e tre (inutilizzato dal '92);
dentro ILVA esiste un gasometro che non è stato interessato dalla furia del tornado così come sono stati risparmiati i parchi minerali tuttora scoperti e per i quali l'ultima autorizzazione integrata ambientale fissa un termine di 36 mesi per ultimarne la copertura;
durante la tromba d'aria si è diffuso tra gli operai in turno un panico generale;
nei pressi dello stabilimento (a circa 150 metri dal camino e a circa 300 metri dai parchi minerali) esistono due scuole elementari -:
se esista un piano interno di evacuazione e se ne esista uno esterno;
se vi siano stati interventi e da parte di chi nelle scuole;
se esistano valutazioni circa le conseguenze di un'esplosione del gasometro ed, in particolare, se una sua deflagrazione possa arrivare ad investire il quartiere Tamburi o i serbatoi dell'ENI con conseguente effetto domino;
se il Governo non ritenga di abbreviare i tempi previsti dall'autorizzazione integrata ambientale per la copertura dei parchi minerali. (4-18826)